martedì 16 febbraio 2010

I mariuoli isolati, capitolo due

Vercelli: il presidente della Provincia Masoero viene arrestato mentre incassa denaro da un imprenditore, in cambio di una via preferenziale per un appalto pubblico. Lo stava ricevendo nel suo ufficio.
Milano: cambiano gli attori, ma la trama è la stessa. Viene arrestato il consigliere comunale Pennisi. Lui nega tutto, ma il giorno dopo l'arresto, le forze dell'ordine trovano 4500 € nel bagno della libreria Hoepli, in cui era avvenuta la transazione. Erano nascosti nel calorifero.
Nel frattempo, centimetro dopo centimetro, si sta scoperchiando il calderone puzzolente in cui crogiolavano e ingrassavano, accompagnati da amici e parenti, imprenditori e politici, alle spalle di disgrazie altrui e di eventi ampiamente previsti, spacciati per "emergenze". In questo calderone è scivolato, chissà quanto inconsapevolmente, anche l'Uomo della Provvidenza Bertolaso, già indagato dalla Procura di Napoli da più di un anno, nell'ambito della gestione dell'emergenza rifiuti. Da questa poltiglia, davanti alla quale gran parte della politica reclama, turandosi il naso, la "presunzione di innocenza", schizzano fuori frasi oscene, in cui il manipolo si proclama "bandito", quasi con orgoglio; in cui l'unico imperativo è: "arraffiamo tutto l'arraffabile".
Chissà, forse questi signori sono davvero innocenti (o perlomeno, non colpevoli del reato imputato), forse questa inquietante successione di eventi fa tutta parte del diabolico complotto attuato dai magistrati rossi a livello nazionale. Ma mi pare, francamente, un'ipotesi poco credibile. Forse, allora, sono ladri che rubano solo per sé, come ha detto Fini, e quindi sparute eccezioni che confermano la regola di un sistema Italia sano e trasparente.
La verità è che non credo nemmeno al Presidente della Camera. La verità è che mi sono fischiate le orecchie, quando ho letto le sue parole. Nella mia mente suonano simili, davvero troppo simili, a quelle pronunciate diciotto anni fa da un certo Bettino Craxi, il nuovo santo protettore dello Stato Italiano, in occasione dell'arresto di Mario Chiesa. Un "mariuolo isolato", lo aveva definito, una scheggia impazzita nell'integerrimo Partito Socialista milanese.
Spero di sbagliarmi, ma nella logica causa-effetto che vige in Italia, coincide tutto alla perfezione. L'eterno ritorno - in cui tutto si ripete, ciclicamente - è un meccanismo esatto, prevedibile quanto il movimento di una palla su un piano inclinato. Basterebbe un ostacolo, anche minimo, per fermarla, o farla deviare. Ma in Italia tutto è stato rimosso, a partire dall'ostacolo più grande, la memoria. E così la palla rotola, rotola, inarrestabile, per l'ennesima volta.

3 commenti:

  1. ormai direi che di isolati rimangono solo i cittadini onesti!
    saluti

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  2. Hai fatto bene a citare il processo su l'emergenza rifiuti perchè in quel caso, Bertolaso non parlò per niente di dimissioni e tutto andò avanti senza clamore.
    Alcuni dicono che arriva una nuova tangentopoli, quello che è certo è che i politici hanno magnato sempre e continueranno a farlo. Purtroppo non solo loro

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  3. Anche a noi sembra tutto molto poco credibile, soprattutto quello che vuole darci ad intendere Fini. Abbiamo perso la memoria storica e forse anche per questo certi personaggi pensano che possono continuare a girare e rigirare la frittata, anche se ormai è bruciata!
    Sabrina&Luca

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