martedì 10 luglio 2018

La crepa della coscienza

La scena più agghiacciante di “2001: odissea nello spazio” è l’uccisione da parte di Hal dei membri ibernati dell’equipaggio della Discovery. In una sequenza glaciale Kubrick mostra il monitor che controlla i parametri vitali degli esseri umani sotto ghiaccio segnalare un malfunzionamento. Le linee che evidenziano l’andamento dei battiti cardiaci, degli atti respiratori e delle funzioni metaboliche si appiattiscono una dopo l’altra fino alla comparsa dell’avviso definitivo: “Funzioni vitali cessate”.

martedì 1 maggio 2018

La Liberazione, gli amici, l'Italia

La grigliata del 25 aprile si trasformò in un ring nel pomeriggio, quando sul tavolo calarono gli amari. Una mia battuta stupida su uno degli uomini del momento, Di Maio – battuta che manco ricordo – accese una miccia che in gergo internettaro viene definita “flame”, una discussione ferocissima in cui le parti non parlano per cercare un punto d’incontro, bensì per trovare nelle risposte insoddisfacenti dell’altro le motivazioni delle proprie ragioni. Il risultato è un’escalation di violenza che si trasforma spesso e volentieri in una faccenda personale, fino a quando qualcuno dotato di sale in zucca calma gli animi e ognuno se ne sta lì, a rimuginare sulle cazzate dette oppure, ipotesi più credibile, su quelle proferite dall’avversario.

martedì 5 settembre 2017

Don't feed the troll

L'attività fisica quotidiana del suo ospite era il su e giù della mano attorno al suo uccello arrossato. Si allenava davanti a video di cinquantenni che si facevano cavalcare da immigrati centrafricani vittime del luogo comune riguardo alla loro dotazione. La sottocategoria che lo eccitava di più era il finto stupro: il ribrezzo per la pelle nera dei maschi e i gemiti fasulli di disperazione della donna provocavano in lui un coito violentissimo e abbondante. L'invasore non si era mai chiesto il perché di quella reazione, ma d'altra parte, chissenefrega. Le rare volte in cui l'ospite scopava con sua moglie immaginava di avere il pisello nero e grosso come un tronco di teak e di frustare la schiena davanti a lui fino a farla sanguinare. La donna non aveva la minima idea di queste fantasie ed era meglio così.

giovedì 24 agosto 2017

La falce ha il filo smussato (Juanìn)

La donna con la falce aveva già parlato qui.

Finalmente ce l’ho fatta.

Non è stato per nulla facile. A dirla tutta è stato uno dei lavori più complicati degli ultimi tempi, considerando anche l’età e la condizione del soggetto. Ma aveva la fibra forte, la fibra di chi è sopravvissuto alla guerra, alla fame, al dolore per aver visto tanti fratelli morire prima di lui. Con uomini di tale vigore la mia falce ha la stessa efficacia di un coltello di plastica. È stata un’operazione lunga, estenuante, carica di sofferenza per tutti, ed essere riuscita alla fine a strappare dal suo cuore tanto resistente l’ultimo scampolo di esistenza è stata una liberazione anche per me.

venerdì 30 giugno 2017

I monoliti neri

Soundtrack: Warszawa by David Bowie

In un tiepido giorno di maggio un essere proveniente da una galassia lontana lontana decise di fare una passeggiata a Berlino. L'idea gli venne ascoltando le canzoni di un terrestre che raccontava di astronauti persi nello spazio e uomini che arrivavano a vendere nientemeno che il mondo in cui vivevano, un umano dall'aspetto strano, androgino e con gli occhi di colori diversi, assai simile agli abitanti del pianeta da cui proveniva. L'alieno aveva appreso che la sua musica migliore era stata ispirata da una particolare città europea, per cui la sua innata curiosità lo spinse ad approfondire l'argomento recandosi direttamente sul luogo del delitto.

domenica 12 marzo 2017

Obsolescenza programmata

Prima o poi diventeremo immortali. La strada è segnata. Pezzo dopo pezzo saremo in grado di sostituire ogni componente del nostro corpo: protesi meccaniche perfette, organi coltivati in laboratorio, nervi e vasi sanguigni nuovi di zecca. Arriveremo a dare la vista a chi l'ha persa o non l'ha mai avuta, cuore e polmoni costruiti su misura del ricevente, rimpiazzeremo nervi non più funzionanti. Ci sarà un giorno in cui ci accorgeremo che il nostro corpo – quello con cui nasciamo – è stato totalmente sostituito, magari anche più volte. Poco tempo dopo qualcuno trapianterà un cervello umano all'interno di un corpo nuovo, più efficiente, potenzialmente eterno. Qualcuno pensa che sia una follia fantascientifica, ma è processo già in atto, ci siamo dentro con tutte le scarpe.

sabato 7 gennaio 2017

Un'epifania

(In letteratura un'epifania è un'improvvisa consapevolezza riguardante il significato della propria vita, in genere scaturita da un episodio o un oggetto particolare.)


La pagina su cui scriveva da diversi minuti continuava a essere bianca. Le parole svanivano pochi istanti dopo essere state impresse, come i buoni propositi scaturiti nella nube etilica di fine anno (voi ve li ricordate?). La sua calligrafia, un tempo minuta e meticolosa, produceva segni incomprensibili oppure leggibili a un livello di conoscenza non accessibile agli uomini, qualcosa di simile alla mitologica lingua madre, precedente alla torre di Babele. Gli occhi azzurri seguivano il tratto con minuzia robotica, acritica, a significare che il senso del suo agire non era altro che l’agire stesso. La sua intera quotidianità era votata al movimento, all’azione. Non passava secondo in cui non richiedesse se ci fosse qualcosa da fare, perché in una mente svuotata e rabboccata con qualcosa di incomprensibile l’immobilità condanna alla non-esistenza.