sabato 20 novembre 2010

Scavate

Facciamo finta di distaccarci, di "volare alto", come dice Beppe Grillo, e guardiamoci. Osserviamo da lontano il nostro triste balletto: il Ministro dell'Interno che fa un incredibile harakiri scontrandosi con uno scrittore, colpevole di aver detto una cosa risaputa (la verità fa male, lo so), e che viene provvidenzialmente salvato dall'ennesimo arresto teleguidato di un superlatitante; un giornale che attacca lo stesso scrittore indicendo una raccolta di firme contro di lui; il medesimo ministro che si autoinvita al programma per ribattere, inaugurando la nascita dell'inedita figura del "Ministro del Palinsesto"; un altro ministro che non trova di meglio da fare che attaccare il presidente di una nota casa automobilistica intimandogli le dimissioni (quale barzelletta); una deputata del partito di maggioranza che attacca brutalmente una ministra più giovane e carina di lei, colpevole di aver parlato con il nemico; un altro ministro della Repubblica che ad una domanda dei giornalisti riguardante la mafia risponde con un "Fanculo"; il capo del governo che inizia candidamente una campagna acquisti degna della miglior Prima Repubblica in vista della fiducia di dicembre; uno dei monumenti storici più famosi d'Italia che crolla e il Ministro che ne è responsabile che non trova di meglio da dire che: "Non è colpa mia"; il capo di una parte della maggioranza che dice, poi non dice, poi fa un passo avanti, poi ne fa tre indietro, e che chi lo capisce è bravo; tutto questo mentre il paese è immerso in una crisi economica mai affrontata, e mentre un tribunale pubblica le motivazioni per cui l'amico e collaboratore più intimo del capo del governo è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Leggetele tranquilli. Fate finta che parli di qualcun altro, e non dell'uomo che da sedici anni tiene in scacco questo paese. Fatevelo scivolare addosso come tutto il resto, come se niente fosse. Non chiedetevi più come possa stare lì dove sta, e non in una confortevole cella. Smettetela, amalgamatevi, uniformatevi, ammassatevi. Diventate finalmente, ed inesorabilmente, italiani. E se ci riuscite senza troppi pudori la missione è compiuta. A questo punto però smettetela, una volta per tutte, di lamentarvi. Chinate il capo, e scavate come tutti gli altri. E non rompete le palle a chi non pensa nemmeno per un attimo ad aiutarvi a distruggere il Paese.

14 commenti:

  1. ritratto terribilmente fedele di un paese sgovernato

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  2. Bravo Ale! Copio, incollo, e poi vado su "modifica colore" per farlo diventare Oro (riferito a te che scrivi) oppure Merda (riferito a quelli di cui scrivi, cioè tutti, le troie, gli incapaci, i mafiosi, e i lobotomizzati che li votano!)

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  3. A questo punto mi sono convinto che la maggioranza degli italiani non ne possa più del "regime". Ma cambiare in meglio le cose in politica é faccenda alquanto complicata!

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  4. Bel post!
    "viene provvidenzialmente salvato dall'ennesimo arresto teleguidato di un superlatitante"... ma come?? osi mettere in dubbio che ci siano voluti davvero 14 anni per scoprire che il pericoloso latitante era nascosto...A CASA SUA???
    Ricorda che durante la prima manifestazione del popolo viola vennero arrestati Giovanni Nicchi (cioè uno che era sulla lista nera dei Graviano e di Messina Denaro e che proprio per salvarsi il culo si era già accordato con la procura per consegnarsi e fare da pentito) e Giovanni Fidanzati, boss pluriarrestato e pluricondannato che stava fuori dal carcere causa cancro in fase terminale....
    Di Iovine mi sorge un quesito: che avrà dovuto promettergli Cosentino per convincerlo a farsi arrestare??

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  5. Eh, una lucida e implacabile analisi. Con forse un unico neo: che se scavano, non è chinando il capo che lo fanno.

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  6. Bravo Ale! La realtà supera la fantasia.

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  7. Come sempre la lucidità con cui scrivi e racconti è impressionante caro Ale, se poi unita alla ricca proprietà di linguaggio diventa davvero oro, come ha detto lo zio, veramente bravissimo!
    Da sempre poi sono stato d'accordo con Adriano, questo è davvero un "regime". Un regime di tipo contemporaneo, dove non si ammazza fisicamente ma si ammazza togliendo diritti e imponendo sottobanco. Buona domencia Alessandro, ciao

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  8. Ho sicuramente dimenticato qualcosa, ma è semplicemente l'elenco oggettivo di quello che è successo in Italia nell'ultima settimana, ed è vero quello che dice Galatea, la realtà è più grottesca della fantasia (Zio docet).
    @Giova: se frughi in questo blog troverai un paio di post che parlano di quella cattura, compreso un filmato di Genchi piuttosto agghiacciante...
    @web runner: nella mia accezione chinare il capo vuol dire semplicemente non vedere, o far finta di non vedere...
    @Adriano: non lo so se la maggioranza degli italiani non ne possa più. So solo che come al solito Berlusconi non lo vota nessuno, se provi a chiedere in giro. Allora come fa a stare lì?
    @Nico: buona domenica anche a te, e grazie, sei sempre troppo buono...

    Come sempre i vostri complimenti mi lusingano assai... Certo che prima o poi sarò costretto a fare un post intitolato "I commenti dello Zio"...

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  9. Ieri ho incontrato molta gente che condivideva lo stesso pensiero.

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  10. "E non rompete le palle a chi non pensa nemmeno per un attimo ad aiutarvi"... appunto!

    approfitto per un o.t.: siccome ho accorciato il mio url, forse il feed non si aggiorna da solo, quindi il mio: angustifolia-toglietevilescarpe.blogspot.com/ diventa: http://toglietevilescarpe.blogspot.com/; non so se nella tua Bacheca compaiono gli ultimi post, altrimenti bisognerebbe, da "gestione", al fondo della colonna dei blog che segui, cliccare - andando su toglietevilescarpe - impostazioni/"non seguire più", e poi ritornare in "aggiungi" con l'url nuovo. Oppure, andando in Google Reader nella colonna delle iscrizioni: restando cliccati su toglietevilescarpe compare la manina sul triangolino, schiacciandolo vengono fuori le opzioni tra cui "annulla iscrizione"; dopodichè in alto alto, sul quadratino blu/crocetta bianca, ri "aggiungi iscrizione" (se hai resistito fino a questo punto, sennò porta pazienza!)
    Altri modi non ne conosco, ciao e grazie :-D.

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  11. @angie: il mio blogroll era già aggiornato, grazie comunque!

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  12. Da amante del volgare e l'estremo quale sono, direi che il fatto che un ministro della Repubblica risponda con "Fanculo" a una domanda dei giornalisti riguardante la mafia è quasi positivo. :)

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  13. Si ale ottimo post... come ho scritto oggi continuano a caderci addosso cose allucinanti.
    un saluto

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  14. Concordo con ogni singola riga del tuo ottimo post e la sottoscrivo.

    Si potrebbe parlare di tutto questo per ore, dire "ma quanto è cattivo B.", "Italiani popolo di ignoranti" ecc...per me si può ridurre tutto a un solo concetto:
    Società di massa. La democrazia è una bomba ad orologeria in una società condizionabile, facilmente manovrabile, sensibile alle prime impressioni e incapace di porre uno sguardo sul lungo periodo o analizzare la politica aldilà di tutta la retorica di cui è piena, o per renderla con un paragone è un giocattolo meraviglioso di cui il bambino non sa esattamente che farsene; ci gioca, si annoia, lo rompe, a seconda degli umori. Il problema non risiede nel fatto che siamo italiani, bensì nel fatto che siamo figli del nostro tempo, figli del terzo millennio, commilitoni di un esercito senza fine che è appunto la società di massa...L'italiano, come l'europeo, come il cittadino del mondo, non ha imparato nulla dai nazionalismi...

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