mercoledì 18 maggio 2011

A te...

...elettore del Movimento 5 Stelle, vorrei chiacchierare un po', ti va? Se scegli SÌ vai al punto 1, se scegli NO salta al 2.

PUNTO 1. Molto bene, questo è un ottimo inizio. Hai accettato di iniziare un dialogo, seppur virtuale, e il dialogo è il presupposto fondamentale di ogni democrazia matura, non sei d'accordo?
Io ti capisco, sai? Ti capisco perché la mia matita è stata vicinissima al simbolo del Movimento 5 Stelle. Ero stufo di una sinistra sbrindellata, ambigua e sovente irrispettosa nei confronti dei suoi elettori. Allo stesso tempo ero affascinato da un movimento che prendeva vita dalla rete, e che finalmente si metteva in gioco al di fuori dell'isola protetta della blogosfera. Per cui pensavo: perché no?
Forse ti chiederai il motivo per cui ho cambiato idea, decidendo di sostenere uno dei "morti viventi", come definisce il vostro guru Beppe Grillo tutti i partiti politici. Proprio così, morti viventi, gente con cui non vale la pena parlare. Eppure è strano, non trovi? Perché lo scopo di una seduta consiliare è proprio questo: parlare, discutere, confrontarsi sulle proposte, possibilmente senza pregiudizi. Chi siede in un consiglio ha il diritto di esporre le proprie istanze, ma allo stesso tempo ha il dovere di ascoltare le istanze degli altri. Mi dici che loro non vi ascoltano? Be', forse non partite proprio con il piede giusto, perché ho l'impressione che voi vogliate solamente farvi ascoltare, senza ascoltare i "morti viventi", e questo - ti si rizzeranno i peli a sentirtelo dire - è un atteggiamento molto partitico, un atteggiamento che vi rende del tutto simili agli altri, a prescindere dagli scopi con cui si entra in politica e si fa politica. Quindi siete un partito, c'è poco da fare.
Per favore, non tirare fuori la storia del non-statuto, dell'assenza di leader e cose di questo genere. Voi vi incontrate come tutti gli altri, vi confrontate come tutti gli altri e decidete una linea comune come tutti gli altri. E il leader... il leader c'è eccome, anche se non è direttamente candidato. Ed è strano che il Movimento che tra i suoi cavalli di battaglia presenta la lotta al leaderismo sia controllato da una sola persona. Perché tu hai deciso di seguirlo, ma allo stesso tempo lui ha deciso che tu sei degno di seguirlo. E chi decide il programma? La rete, dici tu, ma poi chi ha il potere di escludere quelle liste non aderenti alla "linea programmatica"? Tutto questo suona molto strano e stridente per chi va dicendo in giro che "ognuno vale uno", non trovi?
A tutte queste domande ne aggiungo un'altra, dato che avete raggiunto risultati positivi, per non dire clamorosi in alcune città: cosa volete fare? Se aveste avuto unicamente lo scopo di "infiltrarvi" nei consigli vi faccio i miei complimenti, ce l'avete fatta. State tra i morti viventi ma non vi mischiate a loro, e sono sicuro che dall'alto dei vostri due consiglieri eletti riuscirete a realizzare tutto quanto il vostro programma.
Tu dici che lo scopo non è quello. Che occorre innescare un "meccanismo". Ma secondo te si innesca stando nell'iperuranio? O forse è più conveniente "annusare l'aria" e capire chi possa fornire un appiglio per iniziare a costruire qualcosa? Lo so, è molto difficile compiere questo passo da parte di chi costruisce il proprio successo sul "sono tutti uguali, a parte noi", ma credo che in fondo al tuo cuore tu sappia che non è così. Io lo so: alcuni partiti sono un ricettacolo di furbacchioni e ladri, ma esiste anche tanta gente volonterosa e appassionata, che sacrifica il proprio tempo libero, anticipa denaro che non gli verrà mai restituito, si fa il fegato marcio solamente perché ci crede. Non glielo fa fare nessuno, proprio come a te. E non credere che tra i Movimentisti siano tutti anime candide e interamente votate alla causa. Se credi a questo sei più ingenuo di me. Quindi no, non sono tutti uguali.
Io penserei un pochino a questa cosa, tra due settimane. Ti chiedo solo questo: non di cambiare idea, ci mancherebbe altro, ma di pensarci, chiedersi se sia meglio starsene a casa, come ordinano dall'alto, o far valere quell'"ognuno vale uno" tanto sbandierato e andare a votare chi, forse, un pochino ti ascolterà. Sono sicuro che lo farai.
Ti ringrazio per la bella chiacchierata.

PUNTO 2. Forse non mi reputi degno della tua attenzione, o forse hai paura. È un peccato davvero, ti avrei ascoltato volentieri. Fossi in te mi eserciterei ad ascoltare: nella vita potrebbe esserti molto utile. Se invece vuoi entrare in un consiglio comunale vai benissimo così: nessuno noterà la differenza dagli altri.

10 commenti:

  1. IO credo che non debba essere Grillo a decidere se e chi sostenere, pichè lui non è stato eletto. Tocca ai politici eletti prendere le decisioni e per forza di cose prima o poi il M5S dovrà allearsi con qualcuno perchè non credo che DA SOLO posso arrivare al 50,1 % dei voti

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  2. Il Movimento di per sè stesso è ottimo: sembra portare una ventata di onestà, idee nuove, posizioni di alto livello civile come quella contro la privatizzazione dell'acqua... ma rischia di diventare l'ennesimo autogol della società civile italiana, cioè l'ennesima frammentazione a tutto vantaggio del nemico, proprio nel momento in cui forse si ha l'ultima occasione di essere compatti e vincenti... (Stendiamo poi un peto veloso sugli insulti omofobi a Vendola, che rivelano il lato becero e troglodita del comico...)

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  3. Il Movimento a cinque stelle ha anche delle idee che non sarebbero da buttare a priori, ma secondo me fino ad oggi l'atteggiamento dei suoi candidati alle elezioni ha fatto solo danni.
    Di Grillo invece sai già quanto male penso, e non è necessario che mi ripeta.

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  4. Ciao Ale
    un ottimo post davvero.
    Spero proprio che tra 15 giorni chi ha messo la croce sulle 5 stelle vada a metteral sui candidati di sinistra, questo deve avvenire perchè questa non è una destra democratica, questa non è una destra che fa politica, ma è una destra che fa affari e che pensa la destino di un solo uomo e non del paese.
    Per quanto riguarda il doscorso movimento io credo che non esista un partito che si possa definire non partito, quando entri in gioco (e chi lo fa ha tutto il mio rispetto perchè si mette al lavoro per il paese) comunque diventi partito, diventi politico, dove ci sono leader e tutto il resto e sinceramente non credo che il problema della politica si questo ma più che altro l'onesta, gli ideali e la concretezza verso i problemi che in questi anni non abbiamo visto.
    un saluto

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  5. MoVimento 5 Stelle sulla carta è un gran movimento, che prende vita da internet, che sa intercettare i giovani e soprattutto gli scontenti, peccato che nasca da Grillo. Perché sinceramente Grillo non mi piace e non ho ancora capito con quale autorità si arroghi il ruolo di 'maestro di vita' di tutti gli italiani, suonando la sveglia come se fosse il solo ad aver compreso la gravità in cui versa il Paese. Grillo mi pare solo un volpone, che sta traendo dal vuoto politico il massimo vantaggio personale. Non è poi così distante da Berlusconi, se vogliamo.
    Riguardo all'utilità di votare o meno il suo partito, a rispondere è la mera logica matematica: M5S da solo non può andare da nessuna parte. I veri protagonisti della scena resteranno PDL e PD, che si pappano la maggior parte dei suffragi espressi.
    Anzitutto col qualunquismo non si va da nessuna parte, dunque smettiamola di dire che 'sono tutti ladri, tanto a dx quanto a sx'. Mi pare che nel Paese ci sia un serio pericolo democratico, dunque, anziché frammentare lo scenario politico, anziché disperdere il voto, è meglio fare una croce sul PD turandoci il naso (io stesso ho fatto così in diverse tornate elettorali), piuttosto che sprecare il proprio voto rincorrendo partiti inesistenti, che da soli non costruiranno mai un'alternativa a nulla e sembrano solo avere la funzione di indebolire il centro-sinistra consegnando a vita il Paese nelle mani di Berlusconi.
    Il giorno che Berlusconi sarà un lontano ricordo, che non ci sarà più un Ubu re di Arcore che attenta alla vita democratica del Paese un giorno sì e l'altro pure, potremo anche votare Grillo, Pistarino o Lino Banfi, ma finché non voteremo compatti un'unico partito, il PDL impererà alla grande alla faccia di tutti.

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  6. Ciao Ale. Come stai? Grazie per la solidarietà al mio commento dal russo. Sapevo che finiva così e le mie parole "potere" e "merda" sono state scritte volutamente. Questo ha voluto dimostrare che una sx rappresentata così non va da nessuna parte. Il m5s vs al di la di Beppe grillo che ci mette la faccia ma nel movimento ci sono grandi grandissime persone che ci credono. Ovviamente non si può sperare di avere enormi risultati pronti e via ma quello che sta succedendo e' straordinario. IN una campagna elettorale costata poche migliaia di euro, un rimborso elettorale rifiutato nel 2010 di più di un milione di euro e un grande segno che qualche cosa di diverso c'e. Per questi ma per molti altri motivi ci voglio credere e provare. il m5s non ha portato via voti a nessuno soprattutto alle regionali e in Piemonte ma e' la sinistra che li ha persi con le cose che ha o che non ha fatto nel tempo, decreti schifosi firmati o passati perché non erano in aula ( scudo fiscale per esempio) e dopo il 14 dicembre le mie incertezze sono diventate sicurezze. Il vento di cambiamento chi lo dovrebbe portare Fassino? Pisapia? Vendola? E' da quando sono nato che ci sono sempre gli stessi nomi e in questo mondo di corrotti delinquenti pregiudicati alla fine del dibattito sono tutti a cena insieme. E noi? Ci insultiamo e ci scanniamo per esprimere una opinione diversa. Con quella gente li con i paraocchi dove non fanno altro che piangersi addosso non si va da nessuna parte. Personalmente penso e sostengo che grandi persone ci sono e da una parte e dall'altra e la voglia di uscire da questo periodo in cui si e' preso a schiaffi la democrazia e' elevata. Da qualche parte si deve iniziare e solo il tempo mi regalerà soddisfazioni o pentimenti. Ritorno alla mia vita da rock con grande soddisfazione e cercherò di passare un pochino più spesso a trovarvi ma a distanza di un anno ho scoperto che dal russo il tempo si e' fermato sua come post sia come commenti e soprattutto come benvenuto al pensiero diverso. Ciao Ale a presto e grazie. Forse ho saltato qua e la ma sto scrivendo col tel ed e' faticoso. Ciao

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  7. Per rispondere a tutti (che ringrazio per i complimenti) vorrei rispondere a Bruno, potenziale destinatario del post.

    Bruno, non devi mica ringraziarmi. Ti ho difeso perché mi sembrava giusto, ma evidente non c'è nulla da fare, probabilmente è questione di stile, non so che dire... Avrei potuto invitare il Russo e gli altri commentatori a leggere questo post, in cui non risparmio di certo le critiche al Movimento, ma quando l'ho fatto in passato mi è toccato sentirmi dire che il mio unico scopo è quello di fare pubblicità al mio blog, quindi ho lasciato perdere...

    Detto questo, è molto difficile non essere d'accordo con quello che dici. D'altra parte sono le accuse che gran parte della base elettorale rivolge alla dirigenza. Io non sono nemmeno uno di quelli che crede che il Movimento rubi voti alla sinistra. Per non parlare del programma elettorale, che condivido in pieno (e infatti non l'ho minimamente accennato). Ma io credo che nel Movimento 5 Stelle ci sia un problema di forma e contenuto, che in politica spesso sono indistinguibili, ma che sono essenziali se si vuole fare qualcosa. Il programma elettorale del Movimento è semplice e condivisibile, ma a me sembra una scatola ben confezionata, senza alcun contenuto. Perché se le idee devono essere semplici, molto spesso le soluzioni per attuarle non lo sono per niente, e chiunque abbia fatto un pochino di amministrazione lo sa. Conosco molte persone con un sacco di idee brillanti che sono entrati in politica con l'intenzione di spaccare il mondo e ben presto si sono dovuti ridimensionare. Non è un problema non solo politico, ma anche burocratico e tecnico. L'unica cosa certa è che se si vuole realizzare qualcosa di concreto a livello amministrativo bisogna parlare con gli altri, e questo non equivale a inciuciare, è semplicemente una delle regole fondamentali di una democrazia sana. Se sono in un consiglio comunale con uno o due consiglieri cosa posso fare, se non tentare una collaborazione con chi condivide qualcuna delle mie idee? Per questo dico che è molto utile in campagna elettorale dire che sono tutti uguali, ma quando si entra in gioco, poi, bisogna saper cogliere le differenze e avere il coraggio di riconoscerle, altrimenti nessuno ti sta a sentire. Un partito piccolo, se vuole sopravvivere in consiglio, deve essere pragmatico. Senza rinunciare alle proprie idee, è ovvio, ma se la cosa più importante è ribadire la propria diversità a discapito dell'eventuale realizzazione di un punto del programma scendendo a patti con qualcuno tanto vale starsene fuori...

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  8. Ciao Ale, anche io ti faccio i complimenti per il post, che diffonderò su fb :)
    Su Grillo sono da sempre perplesso. Per carità spesso fa delle battaglie giuste e sacrosante e se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
    Quello che non mi piace di lui è questa sua politica 2.0: ti dice quello che non va, ti fa ridere e incazzare e alla fine t'invita a comprare sempre qualcosa: un dvd, una maglietta etc etc.
    Ma non è che ci sta prendendo in giro anche lui?
    Grillo è il clone di Berlusconi (parlo mediaticamente), se il PD fosse stato un partito serio gli avrebbe fatto prendere di corsa la sua tessera ... ma tutti sappiamo come è andata a finire...
    Sono certo che in futuro ne vedremo delle belle dalle parti del Movimento 5 Stelle, il futuro è loro.

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  9. Esattamente... Grillo è il clone di Berlusconi, la sua nemesi.
    Da un lato abbiamo uno che candida veline perché conosce il potere della 'gnocca' e ama essere indicato come un playboy, dall'altro abbiamo un sedicente rivoluzionario che candida dei bambini come emblema di purezza e novità.
    Entrambi sono ottimi comunicatori.
    La cosa che più mi spaventa è che Berlusconi fa presa su di un elettorato culturalmente povero e anziano (i cd. telespettatori di rete4), Grillo invece sui giovani (ovviamente, usando internet come mezzo di divulgazione delle proprie idee...) laureati. Insomma, sembra proprio che l'italiano, gira che ti rigira, abbia comunque bisogno di un berlusconi che lo pigli in giro.

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