giovedì 20 maggio 2010

Rivoglio i miei soldi

Il governo difende gli agenti condannati per le violenze perpetrate durante il G8 del 2001. D'altra parte la condanna dimostra che hanno fatto il loro dovere.

Berlusconi sfrutta il piano-casa per ampliare Villa Certosa. Chi l'avrebbe mai detto.

Tremonti dichiara guerra ai corruttori e agli evasori fiscali. Consegnerà personalmente ai suoi colleghi di partito una lettera con scritto "LADVI", in pennarello.

Passa la legge sulle intercettazioni e sulla loro pubblicazione. Centomila persone firmano la protesta in rete. Firma anche Masi, ma la firma gli costerà svariati milioni di euro prelevati direttamente dalle tasche dei contribuenti. Santoro ha resistito fino all'ultimo, ma alla fine ha ceduto. Ha un mutuo da pagare, lui, così come i suoi figli, i figli dei suoi figli, i figli dei figli dei suoi figli. Ora però vorrei indietro i 2,50 € con cui ho contribuito a Rai per una notte. Non credo gli servano più.

7 commenti:

  1. Ciao ale
    chiaramente sulla buonuscita di santoro la penso come te, ma direi che il problema è che tutti a quel livello guadagnano quelle cifre se non di più e direi che il vero schifo è proprio questo.
    La delusione per la dipartita di Annozero è tanta soprattutto per i lavoro di inchiesta della redazione, mi chiedo come sarebbe andato quest'anno senza quello spazio di informazione?!?
    Per non dire poi che in un paese normale un servizio pubblico non andrebbe mai a togliere una trasmissione che fa il 2'% di share su argomenti anche pesantucci direi, ma le motivazioni le sappiamo bene.
    un saluto

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  2. Io non ho contribuito con denaro ma solo a diffondere l'evento in rete. Mi spiace che siano costretti a chiudere. Però questo significa che Raiperunanotte è stato un fuoco di paglia?

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  3. @Ernest: ovviamente hai ragione, togliendo Annozero viene a mancare uno dei pochi motivi per cui valga ancora la pena accendere la tv.
    @Inneres Auge: ovviamente no, non è stato un fuoco di paglia, anzi! Credo che sia stato uno dei più alti momenti di democrazia degli ultimi anni, in cui migliaia e migliaia di persone, senza alcun supporto, hanno permesso di tenere viva una voce brutalmente censurata. Ma è proprio alla luce del successo di Rai per una notte che Santoro, con questa decisione, sta a mio parere rinnegando in parte anche quella battaglia. Capisco che la sua situazione sia difficile, alle prese con un mobbing quotidiano devastante, ma allora perché non dimettersi prima e imboccare in pieno la strada intrapresa con Rai per una notte? Per questo credo che abbia sbagliato, prestando il fianco ai detrattori, che già lo additano come il classico predicatore che razzola male, ed ha spiazzato ed in parte deluso chi l'ha sempre sostenuto, perché questa volta è un po' difficile dire che l'hanno cacciato... Comunque sono curioso di sentire cosa dirà stasera.

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  4. è tutto molto triste questo, caro ale. annozero non mi ha sempre convinto, per i motivi che avevo riportato in questo post, ma quando dopo aver passato la serata in compagnia di rai per una notte, ho creduto che forse qualche speranza c'era, per questo la decisione di santoro, nonostante tutte le motivazioni, mi dispiace...lo capisco però, il fatto che uno possa essere davvero stanco dello schifo che gli sta attorno. però non lo so, qualcosa mi dice che lo rivedremo presto!

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  5. @Nico: se cerchi nel blog troverai un paio di posti in cui scrivo praticamente le stesse cose. Sono convinto che Santoro sia uno dei migliori giornalisti in circolazione, e soprattutto uno dei pochi a non piegare la schiena di fronte a nulla, ma il suo programma ultimamente è peggiorato, probabilmente a causa dell'obbligatorietà del contraddittorio imposta dall'azienda. Ma credo che questa vicenda dimostri che l'errore sta nel santificare Santoro, che alla pari di tutti gli altri non lavora solamente per la gloria. La differenza principale è che lui fa il suo mestiere, mentre la gran parte degli altri fa il maggiordomo.

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Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.