lunedì 12 aprile 2010

Sono un berlusconiano travestito

Sono passate due settimane dalle elezioni regionali che hanno sancito la nascita definitiva della Padania, ma la rabbia brucia ancora, anzi, è ravvivata giorno dopo giorno dalle esternazioni che leghisti e non rilasciano quotidianamente. Esternazioni, tra l'altro, prevedibilissime: la battaglia contro la Ru486 lanciata da Cota e Zaia appena due giorni dopo la loro vittoria (il vero problema dell'Italia, altro che crisi economica), Berlusconi che riprende a parlare di "riforme" (una parola che eliminerei dai dizionari) come fa da 20 anni a questa parte dopo ogni vittoria; Napolitano che annuncia di essere "sereno" per quanto riguarda l'attuazione delle suddette riforme (beato lui); l'opposizione che si dice "disposta al dialogo", salvo cambiare idea dopo l'ennesimo attacco del Sire ai magistrati comunisti ed al Presidente della Repubblica. In queste due settimane giornalisti, politici, opinionisti, blogger grandi e piccoli, hanno riversato un torrente di parole anarchico, confuso, straripante di sfaccettature. Nel mio piccolo ho contribuito anch'io, alla formazione di questo fiume, evidenziando da una parte la mancanza di credibilità del Pd, soprattutto nei confronti del suo potenziale elettorato, e dall'altra il poco realismo di una battaglia, quella condotta dal Movimento 5 Stelle, che non so quali risultati riuscirà a conquistare. Per questo motivo ho ottenuto l'invidiabile risultato di essere criticato da entrambe le parti.
Voglio che sia chiara una cosa: sono felicissimo di ricevere critiche, se queste sono dettate da un sincero desiderio di capire e di ragionare assieme. La maggior parte delle critiche ricevute, infatti, è stata costruttiva, ha permesso scambi d'opinione molto stimolanti. D'altra parte non ho mai preteso di avere la verità in tasca. Purtroppo, però, non tutte le critiche che ho ricevuto sono state di questa natura. Niente di terribile, nel fantastico mondo dei blog succede questo ed altro, ma fa male riceverle da un blogger che in teoria sta dalla tua stessa parte. Il blog "Il Russo" ha pubblicato una serie di post in cui, mescolando numeri ed insulti, la tesi finale è sempre la stessa: i grillini sono degli imbecilli, è grazie a loro che Cota ha vinto in Piemonte. Ho commentato tentando di spiegare perché, a mio parere, sia un errore attribuire la responsabilità della sconfitta al Movimento 5 Stelle, evitando di fare una seria autocritica. Ho tralasciato la mia personale opinione su un post privo di finalità, se non quella di insultare e denigrare l'"avversario", senza un briciolo di seria analisi politica, ma d'altra parte ognuno nel suo blog fa quello che vuole. In tutta risposta, mi sono sentito dire che non leggo i numeri, che il mio unico scopo è pubblicizzare il mio blog (come se ci guadagnassi qualcosa), e che in fondo sono "un elettore mancato di Berlusconi". Chi mi conosce personalmente, e chi passa di qui ogni tanto, sa che non mi si sarebbe potuto rivolgere un insulto peggiore, perlopiù da parte di chi dovrebbe condividere la mia idea politica. La discussione è proseguita a lungo, e terminerà così, senza vincitori, ognuno con le proprie idee inchiodate nel marmo, e guai a tentare di scardinarle un minimo, giusto per variare la prospettiva. Una splendida metafora della sinistra italiana, troppo impegnata a spaccare il capello in quattro, legata a doppio filo ad un'idea di politica che più berlusconiana di così non può essere, fatta di numeri, somme, sottrazioni, alleanze fatte senza uno straccio di programma in comune, salvo riprendere ad azzuffarsi il giorno dopo le elezioni, perché non c'è la capacità, economica e mediatica, di tenere insieme l'amalgama, come invece riesce al premier. Una sinistra che dà la colpa ai grillini, evitando di chiedersi perché gli operai ed i pensionati votino Lega Nord, e perché un terzo degli aventi diritto se ne stia a casa. Gli uomini e le donne davvero di sinistra, compreso il sottoscritto (con buona pace del Russo), vogliono solamente una cosa: unità, unità, unità, costruita su valori e idee assolutamente non negoziabili. Laicità, difesa del lavoro, solidarietà, rispetto delle regole, risoluzione del conflitto d'interessi: è sulla base di questi pochi pilastri che si devono costruire programmi e alleanze. Invece la sinistra in questo insegue il modello berlusconiano, in cui tutti i valori si possono svendere, pur di vincere. Siamo così diversi da Silvio, se per tentare di strappare una vittoria siamo disposti ad allearci con l'Udc? Per cui smettiamola, di dare addosso al capro espiatorio di turno. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, altrimenti, tra 5 anni, questi Movimenti non prenderanno più il 4%, ma il 10, se non oltre.
Vogliamo chiederci il perché?

9 commenti:

  1. eheheh...benvenuto....
    se vai a leggerti qualche post precedente viene citata una frase detta da un lettore con sotto scritto in caratteri cubitali..IMBECILLI... bene, quella frase era la mia, lasciata in un commento....
    ora capisco molte cose della situazione italiana, ancor piu' di cosa ne capivo prima. Al di la della mia scelta politica non mi reputo uno sprovveduto o un imbecille quindi ho smesso di commentare (e rispetto chi non la pensa come me) ma mi diverto tantissimo a leggere le varie battaglie e purtroppo le strambalate convinzioni con i paraocchi di molti.

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  2. Grillo ha tutto il diritto di ottenere voti, ma è risaputo che i grillini sono ex votanti del centro-sinistra.
    Quindi, seppur involontariamente, la sua opera di contro informazione colpisce la sinistra, mentre i fessi che votavano destra, continuano a votarla come se nulla fosse.

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  3. Condivido ogni singola parola del tuo post. Scaricare sul moviemento di Grillo la colpa di certe vittorie significa come minimo avere una cecità politica e di analisi dei fatti preoccupante.

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  4. come ho scritto anche io in quei giorni nel mio blog e anche in altri, la cosa peggiore inm questo momento è litigare tra noi, tra persone che comunque sia in una maniera o nell'altra stanno cercando di mettere insieme i pezzi dispersi di una sinistra che pare estinta.
    Ora dobbiamo occuparci di questo e dei problemi che hai citato anche tu
    un saluto

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  5. @Bruno: l'ho notato, e mi ha fatto parecchio arrabbiare. Un conto è non condividere un'opinione, un conto è insultare (p.s. ho scaricato il vostro minialbum, complimenti!).
    @Danx: infatti è proprio per questo che il centrosinistra deve chiedersi perché mai perda voti in favore dei grillini (che penso sarebbero stati a casa, se non ci fosse stato il Movimento).
    @Ernest: hai ragione, ma per rimettere assieme i pezzi occorre fare davvero un'esame di coscienza, e farlo subito, senza aspettare che qualcuno tenti di rimetterli assieme a forza in occasione dell'ennesima elezione. Per questo continuare a dare addosso ai grillini, oltre ad essere scorretto, è anche controproducente, considerando che molte delle proposte del Movimento possono essere tranquillamente condivise con un vero partito di sinistra.

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  6. Ciao Alessandro bel post davvero, complimenti.

    Io penso e l'ho anche scritto, che l'unico dato rilevante di queste elezioni e che tutti proprio tutti hanno perso dei voti (lega meno 200.000 per esempio); ad oggi il maggior partito d'italia sono quelli che se ne sono rimasti a casa (35%). Per me è un Segnale positivo, in quanto finalmente c'è parecchia gente stanca, senza se e senza ma, del nulla attuale (PDL+PD che sono un tutt'uno).
    Sai Alessandro ho molti riscontri per dire quanto segue: il Movimento di Grillo riesce a staccare dei voti (pure tanti) sia da chi ha votato precedentemente a sinistra e ..a destra!
    Secondo me è un ottima cosa: finalmente abbiamo un tot di persone che politicamente e trasversalmente, si uniscono su un programma semplice e chiaro. In più tanta gente nuova, e un modo di far politica dal basso e a basso costo.
    Sarebbe bello se in futuro il sistema partitocratico attuale copiasse il modo di fare politica del Movimento a 5 stelle ...utopia che resterà un sogno.

    Un saluto

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  7. Sinceramente non ho molta simpatia per Grillo, un po' di più per i grillini. Ma a farne un capro espiatorio della sinistra ce ne passa. Ogni tanto, anzi spesso, converrebbe a noi di sinistra guardarci nello specchio e farci un bell'esame di coscienza, alias autocritica.

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  8. @Niente Barriere: il dato dell'astensionismo è impressionante, ma personalmente non lo vedo come un fatto positivo. La maggior parte della gente che si astiene lo fa semplicemente per indifferenza, e non per una scelta consapevole (e comunque, credo che l'unico modo per manifestare il proprio scontento nei confronti di una classe politica sia la scheda bianca). Il centrosinistra deve però riflettere sul fatto che nel suo elettorato si sta incrinando l'attaccamento al voto che storicamente gli è sempre appartenuto, fenomeno confermato dagli ultimi ballottaggi. Un'affluenza di poco più del 50% ha sancito la vittoria della destra in una roccaforte come Mantova. Per cui la domanda da porsi è: perché la gente di sinistra non vota più?
    @Alberto: su Beppe Grillo ho già speso qualche parola. Ho sempre trovato il suo accanimento contro i partiti strumentale e fine a se stesso. Alla fine, che si chiami Movimento, che si chiami Congregazione, che si chiami Partito, quello è, vale a dire un insieme di persone che condivide qualcosa, e cerca di portare quel qualcosa in una sede istituzionale, a rappresentanza dei cittadini. Ma credo che questa aggressione di Grillo, nei confronti soprattutto dell'opposizione, e la nascita dei Movimenti, sia la conseguenza, e non la causa, dei problemi che affliggono la sinistra italiana, e sono problemi che vanno avanti da parecchio tempo, ormai.

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  9. Mi sono accorto adesso di un terribile errore di ortografia nel mio primo commento: un esame con l'apostrofo! Argh! Chiedo scusa... La prossima volta imparo a rileggere meglio...

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