domenica 21 febbraio 2010

Disintossicazione

Fine, fine, fine. Mai come quest'anno Sanremo ha tracciato un quadro precisissimo della società italiana. Basta fare un paio di sostituzioni e tutto coincide alla perfezione: mettete la magistratura al posto dell'orchestra in rivolta, ed il populismo di Berlusconi al posto del Triumvirato Sanremese, ed il gioco è fatto. E' lui il vincitore morale: sbattuto fuori dalla cattivissima orchestra, è rientrato e salito fin quasi al gradino più alto a furor di Popolo, irrimediabilmente tele-dipendente e tele-guidato. La vittoria dell'ennesimo prodotto griffato Amici (che sa cantare, indubbiamente, ma in gara con una canzone che sapeva di stantio già ai tempi di Claudio Villa) probabilmente è un elemento casuale, determinato da una manciata davvero esigua di voti. Un po' come la vittoria di Prodi nel 2006.
Ma basta parlare di questa baracconata, che per una settimana e più immobilizza qualsiasi cosa in Italia. Finalmente ora si tornerà a parlare della crisi economica che sembra tutt'altro che finita, della situazione disastrosa della scuola pubblica, della corruzione, che permette la costruzione di interi paesi sul fango. Finalmente si tornerà a parlare dei problemi reali del Paese.
Ok, sto sognando ad occhi aperti. Adesso, però, occorre una massiccia cura disintossicante. Apriamo le finestre, e scacciamo la troppa aria cattiva (musicalmente parlando, ma non solo), che questo Festival ci ha fatto respirare, volenti o nolenti. E come non partire dai Sigur Ros, autori inconsapevoli dello stacchetto che ha sostituito il vecchio "taratta-ta-ta-tara"? La canzone qui sotto ha un titolo impronunciabile, ma è un un sogno, una meraviglia, e il video... be', il video è poesia pura.
Giudicate voi. Guardate e ascoltate. Oppure ascoltate e basta, ad occhi chiusi. Respirate musica vera, poi andate a riascoltarvi la Triade o Scanu, se ne avete il coraggio.

7 commenti:

  1. Non si parlerà dei problemi del paese ma dei problemi di qualcuno. Uno a caso!

    RispondiElimina
  2. Un altro esempio de il populismo made in tv è 'Il più grande italiano di tutti i tempi'. Non so se hai avuto modo di vederlo ma è stato davvero un teatrino indecente

    RispondiElimina
  3. Me lo sono perso, per fortuna, ma ne ho sentito parlare. Ho visto che l'hanno chiuso prima del tempo, evidentemente era troppo anche per l'assuefatto telespettatore medio italiano...

    RispondiElimina
  4. hehehehe in generale non mi é mai piaciuto san remo, anche perché cominciano a parlarne due mesi prima... poi per una settimana te lo propinano tutte le sere...
    pensa Ale che io vedo la Tv italiana con il satellte e praticamente hanno quasi obbligato noi che viviamo all'estero e che guardiamo la tv via satellite a guardare san remo..
    ti spiego, volevo girare su rai 3 sabato sera e il canale era oscurato perché hanno trasmesso una cosa di sport (e lo sport quasi sempre viene oscurato) non so se in Italia é andato in onda fazio e che tempo che fa (parlo si sabato)
    su rai 2 non so cosa c'era perché mi é venuto il nervoso e ho acceso la radio.

    Per fortuna che ieri sera a che tempo fa mi sono rifatta con de andré ! grande!

    RispondiElimina
  5. io Sanremo lo seguo sempre a scopo terapeutico perchè serve a farmi apprezzare ancora di più la musica che generalmente ascolto

    RispondiElimina
  6. Già, lo speciale su De Andrè di ieri sera è stato una boccata d'ossigeno...

    RispondiElimina
  7. Che vergogna aver "rubato" lo stacchetto! ma secondo una legge se sono meno di un tot di secondi , ora non ricordo quanti esattamente, non devono nemmeno pagare i diritti.
    La cosa piu' trash e' che purtroppo in pochi conoscono i Sigur Ros e ce ne siamo accorti in pochi...Solo buuuuu per sanremo!!

    RispondiElimina

Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.