mercoledì 17 giugno 2009

Come Volevasi Dimostrare


Sono passati poco più di due mesi dal vespaio sollevato da Santoro e l'ormai celeberrima vignetta di Vauro. Tutti uniti, tutti scandalizzati dalla puntata di Annozero in cui si analizzavano le possibili (probabili?) speculazioni e le gravi carenze strutturali degli edifici crollati o gravemente danneggiati (ospedale, prefettura, casa dello studente: qualcuno ricorda?). Tutti d'accordo nel bollare la puntata e la vignetta come irrispettose nei confronti delle vittime del terremoto.
Quella puntata mi aveva sconvolto e turbato, ma non l'avevo trovata per niente irrispettosa, anzi. Santoro fece un grande servizio d'informazione, in un momento in cui l'ondata emotiva poteva cancellare i mille interrogativi che la sciagura aveva portato con sé. Scrissi due righe a caldo proprio per fissare quelle domande, evidenziare quello che secondo me è vero sciacallaggio, e soprattutto per sollevare qualche dubbio legittimo.
Tutto questo sei settimane fa. Nel frattempo è forse successo qualcosa? Putroppo si è messo in moto il solito, prevedibile teatrino: le perizie che evidenziano le suddette carenze, il capo del governo che promette cose grandiose e sempre diverse, l'idea geniale di spostare il G8 all'Aquila. Intanto i giornalisti sbaraccavano, e il dramma abruzzese spariva delle prime pagine dei quotidiani e i titoli di testa dei Tg. Ormai l'audience si era spostata su altre vicende, ormai l'Abruzzo era acqua passata.
L'importante però non è quello che dicono i giornalisti, giusto? L'importante è che il governo intervenga nella maniera più rapida possibile, e non solo per far fede alle promesse fatte. E certamente bisogna ammettere che c'è stato davvero molto impegno nel costruire un decreto prontamente ribattezzato "decreto Abracadabra", per la strepitosa abilità profusa nel far sparire soldi promessi con astuti giochi di parole, e nello spalmare il poco denaro realmente disponibile fino al - rullo di tamburi - 2032. Pochi media si sono ricordati di parlare di questo decreto. A discolpa dei giornalisti possiamo ammettere che il decreto non è ancora entrato in vigore, avendo il governo dato priorità a questioni molto più importanti e fondamentali per il paese (es. legge Alfano sulle intercettazioni), tanto da meritarsi una delle fugaci comparsate in Parlamento del capo del governo. Per cui nulla di concreto è stato fatto, a dispetto di tutte le promesse fatte.
Insomma, tutto si è svolto come previsto, in modo lineare, senza sbavature. Un perfetto Teorema italiano, in cui la tesi è sempre dimostrata, Come Volevasi Dimostrare non è successo ancora niente, e Come Volevasi Dimostrare nessuno si scandalizza, nessuno dice nulla. Chi aveva levato gli scudi contro Santoro tace, tace, tace. I Tg tacciono, i giornali tacciono. Solo gli abruzzesi non tacciono, ma per i Tg non sono più utili, non portano più audience. Anzi, Qualcuno potrebbe risentirsi a vedere in televisione le loro inopportune proteste. Ha promesso, cribbio, cosa vogliono di più?
Forse non essere più presi per il culo, molto semplicemente.

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