sabato 20 giugno 2009

Inchiesta? Quale inchiesta?


Sono incredulo.
Il Tg1 delle 13:30 è finito da pochi minuti. Ho spento la televisione solamente dopo la sigla finale, per essere sicuro che stesse accadendo davvero. Fino alla fine non ho voluto crederci. Mi ripetevo: "Dai, non possono non dire niente, almeno un accenno devono farlo". Fino alla fine ho pensato che una parvenza - solo una parvenza, non di più - di informazione sarebbe stata mantenuta, giusto per pararsi il culo, esercizio ginnico in cui i "giornalisti" del Tg1 sono massimi esperti. Perché loro parlano sempre di tutto: magari per pochi minuti, magari annegando le notizie vere in un mare di stronzate, ma comunque dicono tutto.
A tv spenta ho continuato a non crederci. Non è possibile, me la sono persa. Eppure l'ho guardato proprio tutto, dai titoli di testa alla fondamentale rubrica finale di Vincenzo Mollica. Forse mi sono addormentato un attimino, giusto qualche secondo, oppure ho avuto una crisi epilettica, un'assenza, qualcosa del genere insomma. Ma ero a tavola con i miei genitori, se ne sarebbero accorti, no? O forse ci siamo addormentati tutti contemporaneamente...
Niente da fare. Esco faticosamente da questo tunnel di ipotesi stravaganti, e giungo alla conclusione più ovvia. Semplicemente, non hanno detto nulla. L'inchiesta di Bari che coinvolge il nostro premier è sparita. Non c'è. Il placido conduttore Di Giannantonio parla di tantissime cose, compreso l'atterraggio di emergenza di Schwarzy, ma si dimentica di questa piccola notizia, che sta occupando le prime pagine di svariati quotidiani, nazionali e non. Il conduttore è impassibile, nello sciorinare le notizie come in un elenco della spesa, e mi piacerebbe moltissimo scardinare la sua impassibilità con una semplice domanda: "Ma scusi, non parlate dell'inchiesta di Bari?". Me lo immagino, il povero Di Giannantonio, sfogliare freneticamente la sua scaletta mormorando: "Inchiesta? Quale inchiesta?".
Già, quale inchiesta? Tutto sparito, non c'è nulla, NULLA DI NULLA.
Questa è dittatura mediatica. A qualcuno questa parola farà rizzare i capelli, ma non trovo altri termini per descrivere questa situazione. E' una dittatura gentile, non manda gli squadroni fascisti a casa, nessuno viene spedito nei gulag. Agisce sottilmente, in profondità, ma le conseguenze sono devastanti. L'Italia sta precipitando in uno stato di catatonia critica allucinante, e la via d'uscita è sempre più stretta.
Ditemi: sono forse troppo tragico?

1 commento:

  1. Concordo con te, pienamente. Al punto che ormai non li guardo quasi più i tg. Fortunatamente abbiamo Internet e qualche quotidiano che ci salva ancora.
    Anche se, a latere, devo ammettere che leggere paginate e paginate su questa inchiesta è piuttosto nauseante e di scarso divertimento. Il discorso sarebbe più ampio, mi riservo un altro commento o un post sul mio blog per parlarne.
    Buona giornata!

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