venerdì 4 gennaio 2013

Transeunte

— Cazzo, che fregatura.
— Cosa?
— Avevamo capito male, anzi malissimo.
— Ma che?
— Transeunte.
— Eh?
— Transeunte. Sai che vuol dire?
— Viados che non si lavano i capelli?
— Transeunte! Ho cercato sul Wikizionario, vuol dire "che passa, transitorio"!
— Ah, bello.
— L'aveva detto, capisci? Aveva detto che era transeunte!
— Chi?
— Chi???? Non vedi l'immensa fregatura?
— No. Dimmela che mi interessa.
— Il Wikizionario.
— Wiki... zionario?
— Sì, Wikizionario, Wikipedia, SuperWiki! Le nostre fonti primarie di conoscenza!
— Boh, io leggo a volte Nonciclopedia.
— Sì... Comunque, è tutta una fregatura!
— Cioè?
— Wikipedia spara un sacco di cazzate!
— Perché?
— Transeunte vuol dire eterno, imperituro, duraturo, infinito, cose così!
— Ah! Effettivamente è una parola molto mistica, da preti...
— Non ci vedi il complotto? La congiura?
— No.
— È il nano malefico.
— Che?
— Il nano ha cambiato le definizioni per farlo cadere in contraddizione! Capisci la genialità perversa?
— Boh.
— Bisogna riconoscerlo, è un fenomeno.
— E quindi?
— Quindi... niente. Ricordatelo se fai un cruciverba.
— Mah, una volta ne avevo iniziato uno, poi si è rotta la punta della matita e il temperino era troppo lontano da me.
— Magari ti serve per rimediare un po' di figa.
— Dici?
— Alle donne piacciono gli intellettuali. "Io vorrei stabilire con te una relazione transeunte". Fai faville.
— Me la segno allora.
— Già che ci sei segnati anche "erga omnes".
— Che vuol dire?
— Boh, non lo so, ma fa figo dirlo, non trovi?

2 commenti:

Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.