venerdì 20 gennaio 2012

Forche, forconi, forchette

Di questi tempi capita spesso che mentre ti infili in bocca una forchettata di insalata poco condita perché hai il colesterolo alto e guardi il telegiornale tu sia incazzato. Di questi tempi chi non lo è? Chi, di questi tempi, è così pirla da non lamentarsi nemmeno un pochino, anche se non ne avrebbe motivo? Ma tu sei pieno di motivi, ci mancherebbe. Tu, che fai il benzinaio e in questi giorni corri come un pazzo per star dietro agli automobilisti terrorizzati dagli scioperi annunciati (7 giorni, 10 giorni, 100 giorni, fino alla fine del mondo che tanto fa presto ad arrivare) e così ti ritrovi a fare pieni di 6 euro di gasolio e di 3 euro di gpl, arrivi alla sera distrutto e insofferente nei confronti della stupidità italica, ma non ancora incazzato. No. Per quello serve una miccia, che so, Bossi che in un trionfo di saliva al vento biascica: "Noi non siamo mai stati forcaioli", mentre davanti ai tuoi occhi hai l'immagine di quel suo collega che qualche anno fa sventolava un cappio in Parlamento. O la Santanché. O Alemanno. Un individuo qualsiasi di quel genere, insomma. Ecco, quello ti fa incazzare di brutto, e allora la stanchezza sparisce. Ti viene voglia di uscire in strada e spaccare tutto. Ti viene voglia di fare la rivoluzione. Di questi tempi a quanto pare sono in tanti a voler fare la rivoluzione. E se si è in tanti forse si riesce davvero a farla. Questo ti dici, la sera in cui vedi il planetario scontro tra Bossiani e Maroniani liquefarsi in una melassa verde e ribollente. E allora ci provi. Inizi a mandare messaggi, a fare telefonate, usare tutti i mezzi di comunicazione per creare una massa critica. Sì sì, sì sì, ci sto, cazzo, è ora di finirla, facciamola. Quando? Subito! Ma che scherzi? Non ho ancora finito di mangiare! Domani? Devo andare dal commercialista. Il pomeriggio puoi? Merda, mio figlio ha nuoto. Dopodomani? Ho un colloquio di lavoro, non posso perdere l'occasione. Domenica? C'è Juve-Atalanta. Quando cazzo puoi? Ti faccio sapere.
Fine della rivoluzione. Non ti caga nessuno. Tutti troppo presi nelle loro miserie che rendono piccolo il nostro paese. Un sentimento che non conosce confini, che attraversa l'Italia da Nord a Sud senza fare distinzioni. Per questo --SPOILER-- segue tesi che qualcuno definirà complottista e qualcun altro razzista, uomo avvisato mezzo salvato --SPOILER-- al cosiddetto movimento dei forconi siciliano non credo neanche un po'. Cioé, questa sarabanda a-partitica, a-politica, a-fatevoi riesce in qualche giorno a inchiodare totalmente una regione che negli ultimi anni non si è particolarmente distinta in moti rivoluzionari e manifestazioni oceaniche? Una regione che da quando ho memoria è governata da un unico partito politico? Una regione che sappiamo essere sede di una certa S.p.A. (Società per Attentati) il cui potere manovra anche il sassolino più piccolo? Suvvia. Raccontatemi tutto quello che volete, che i pescatori non ce la fanno più, che gli agricoltori non ce la fanno più, che i camionisti non ce la fanno più, ma è da almeno quindici anni che sento qualcuno in tv dire che non ce la fa più. Davvero credete che questa rivolta popolare, scoppiata casualmente in un momento così cruciale, non sia manovrata da qualcuno? Davvero pensate che tra i tanti rivoltosi in buona fede non ci sia qualcuno che passeggia con il pungolo in mano e qualche buona promessa in tasca? Davvero non pensate che nel momento in cui c'è un governo che, con tutti i difetti e i limiti del caso, sta cercando di smuovere un po' le acque e di ripristinare un minimo di legalità e, perché no?, di etica nella vita politica e sociale italiana, qualcuno si senta terribilmente minacciato e che quindi passi al contrattacco? Davvero non lo pensate?
Sarò scemo io, allora. Comunque, se qualcuno volesse fare la rivoluzione, domani non ci sono, vado a pescar trote. Chissà che non ci trovi 10.000 euro in bocca, come capita nel consiglio regionale lombardo.

3 commenti:

  1. Ciao Ale
    si l'amarezza è sempre tanta, che dire, ogni giorno abbiamo notizie che dovrebbero farci alemno incazzare leggermente di più. Invece, niente, silenzio misto a attestati di fiducia.
    Tanta tanta amarezza.
    un saluto

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  2. Questa protesta non mi piace, ha punti fondamentali molto oscuri e altri invece fin troppo chiari. Non appare volta a un cambiamento, ma al contrario alla restaurazione di un certo stato di cose. Una "rivoluzione" non la si fa a fianco di fascisti e mafiosi.

    Qui e qui due articoli che mi sono sembrati interessanti.

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  3. oggi ho visto per la prima volta su un giornale la faccia del presunto "leader": definito "imprenditore, ex assessore psi ed ex candidato alle regionali", e non è che come faccia mi abbia ispirato molte sensazioni positive...

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