mercoledì 7 settembre 2011

Cari mamma e papà

...ci spiace. Non ce l'abbiamo fatta. Un cuore solo non era abbastanza per entrambe, ed era prevedibile fin dal momento in ci avete viste la prima volta nel monitor dell'ecografia. Cosa avete pensato in quel momento? Che forse Qualcuno in alto vi stesse mettendo alla prova?
A dire la verità siamo un po' arrabbiate con voi, cari mamma e papà, che adesso vi asciugate le lacrime ma che vi dite felici di averci fatto assaporare la vita. Questo dite con la massima buonafede, dopo due mesi in cui attorno a noi tutti si chiedevano cosa fosse giusto fare, e in cui alla fine si è scelta la strada più facile e meno insidiosa per le coscienze: aspettare che noi ce ne andassimo per conto nostro, come era destino che fosse. Questo dite, credendo di averci concesso il diritto di vivere due mesi, senza pensare che forse il diritto, a volte, si trasforma in un dovere faticoso, frustrante, e alla fine inutile. Perché è così, cari mamma e papà: averci obbligate a vivere è stato inutile per tutti. In gioco c'era il tormento di tanti medici e infermieri, dilaniati dal dilemma sul da farsi e da un senso d'impotenza crescente giorno dopo giorno; c'era la nostra sofferenza, il supplizio che è stata la nostra vita - quella che ci avete regalato - dal primo all'ultimo giorno; e infine ci siete voi, le vostre emozioni, le vostre preghiere. Ed è per questo, vedete, che siamo un po' arrabbiate con voi. Perché siamo convinte che alla fine quelli che ci hanno rimesso meno siete voi, cari mamma e papà, che se poteste riavvolgere il nastro rifareste tutto, senza cambiare nulla, impartendoci nuovamente la stessa, identica sofferenza. Davvero vedete amore in tutto questo?
Adesso vi dobbiamo salutare, cari mamma e papà, ma speriamo con tutto il nostro, unico cuore che riusciate a sentire queste parole, e chissà che non vi aiutino a compiere una scelta, se ci sarà una prossima volta.
Ciao ciao, cari mamma e papà. Vi vogliamo bene.

8 commenti:

  1. Penso che a volte si facciano delle scelte forse più dettate da certi "obblighi" che da reali necessità e sentimenti

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  2. pensa che crudeli, 'sti seguaci del paladino della causa antiabortista (i genitori che sapevano già dall'ecografia com'erano messe), per non parlare dell'accanimento terapeutico (ritenendo che pesare 1 kilogrammo sia un migloramento...): spero, se mai mi trovassi nella situazione, vista la legge che abbiamo che fa dire ai medici l'ultima parola, di trovarne uno per l'eutanasia!

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  3. migloramento=miglioramento
    :-(

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  4. che storia struggente: bravo ad averla affrontata in maniera così illuminata e diretta, ma al tempo stesso sussurrata e pietosa...
    su quello che scienza e medicina e buonsenso potrebbero fare in questi casi, e non gli si lascia fare, non aggiungo nulla, perché mi sono stancato di incazzarmi...

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  5. Genitori cosi' non capiranno mai. Posso capire il loro fanatismo, ma li', appunto, rimangono.

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  6. Ho seguito questa storia fin dall'inizio, e fin dal primo momento mi sono chiesto: "Perché?". Due bambine con cuore e fegato in comune. Era una domanda sussurrata, perché posso solo immaginare la reazione che avrei potuto avere io, al posto dei genitori. Chissà, forse i medici avevano dato una ragionevole speranza ai genitori, mi dicevo, anche se mi sembrava troppo assurdo. Poi sono nate e leggevo le due possibili strade da compiere: verificare quale fosse la gemella più forte, quella con maggiori probabilità di sopravvivere, quindi effettuare la separazione sacrificando l'altra. La seconda era appunto aspettare. La mia domanda qui è cresciuta di volume: "Perché, cazzo?", per poi esplodere dopo l'inevitabile morte delle due poverette. Non ci potevo credere. Non posso pensare a due genitori che in un dramma simile pensano una cosa del genere. È semplicemente disumano. Forse qualcuno penserà che ho scelto un punto di vista irrispettoso per esprimere il mio orrore, ma credo che solo il fanatismo più accecante può andare d'accordo con un'affermazione del genere. Hai ragione zio, provo molta pietà per i due genitori, ma perché non sanno quello che fanno, e non per il dolore di una perdita così atroce.

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  7. ancora una dimostrazione che la sfiga ci vede sxempre e bene... è la fortuna che è sempre cieca.

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Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.