martedì 18 maggio 2010

Pubblica resistenza contro il ddl intercettazioni

Alessandro Tauro, con un comunicato sul suo blog, ha dichiarato che non si conformerà al decreto anti-intercettazioni che il Parlamento si appresta ad approvare, ed invita tutti i blogger a seguire il suo esempio, diffondendo il testo del comunicato, che faccio mio dalla prima all'ultima riga:

«Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi,
in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".
Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.
Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.
Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.
Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.
»

A "Mattino 5" la Santanché ha dichiarato che registrare i colloqui tra i boss mafiosi e i loro familiari significa violarne la privacy. Forse queste poche parole sono più efficaci di qualunque discorso, per chiarire definitivamente il potenziale distruttivo di questa legge. Per questo bisogna fare quadrato. Tutte le gocce, anche le più insignificanti, devono unirsi ed opporsi a questa trovata degna di un regime.
E che provino ad arrestare tutti, poi.

5 commenti:

  1. Siamo giunti al tempo delle barricate

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  2. Parole da sottoscrivere, il tentativo e' chiaro dopo le tv ora B. vuole mettere le mani sulla rete!

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  3. Come ho già scritto da Alessandro, farò anch'io un post venerdì al riguardo.

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  4. ciao ale ho postato il comunicato ora e mi sono permesso di linkare anche il tuo blog
    un saluto

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  5. @Ernest: hai fatto benissimo, grazie mille!

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