giovedì 4 agosto 2011

I produttori di acqua fresca molto salata minacciano

La storia è semplice: succede che Samuele, nel suo Blogzero, pubblica un paio di post (qui e qui) che distruggono, pezzo dopo pezzo, l'incredibile castello di falsità e credenze al limite della magia su cui si fonda l'omeopatia, una delle medicine alternative più conosciute e applicate. In sintesi il principio su cui si basa questa pseudo-scienza è agli antipodi rispetto alla medicina tradizionale: secondo l'omeopatia, infatti, "il simile si cura con il simile". Per curare un avvelenamento, ad esempio, occorre assumere una soluzione estremamente diluita della sostanza che lo ha causato, e quando dico "estremamente" intendo una diluizione tale per cui, secondo le più elementari leggi della chimica, nella "medicina" che alla fine si assume non è presente nemmeno una molecola del principio attivo che si è diluito. In pratica si assume acqua fresca. Questa assurdità però viene superata dagli omeopati spiegando che l'acqua conserva una sorta di "memoria" della sostanza che ha contenuto, e così facendo mantiene e addirittura ne amplifica il potere guaritore. Ovviamente vi invito a leggere i pezzi di Samuele, che trattano l'argomento con rigore e onestà intellettuale, ma credo bastino i pochi accenni che ho fatto per capire che l'omeopatia non ha alcun fondamento razionale, e soprattutto nessuno studio ne ha mai provato la reale efficacia. Il vero problema però è legato al fatto che l'omeopatia è praticata da moltissimi medici regolarmente iscritti all'albo - e capite quanto la parola di un vero medico possa influire sulle opinioni della gente - e che per questo motivo attorno a questa "medicina" circolano un sacco di quattrini. Molte case farmaceutiche si sono specializzate nel produrre "medicine omeopatiche", che come abbiamo visto non sono altro che scatole vuote molto costose. È facile fare soldi commercializzando boccette di acqua fresca a caro prezzo, e la Boiron, una delle case omeopatiche più importanti, ne fa tantissimi, quindi è chiaro quanto le ormai tante voci che si levano contro l'omeopatia le possano dare fastidio. Decide quindi di mandare una lettera di diffida al provider del blog di Samuele, intimando di rimuovere gli articoli che diffamerebbero l'operato della Boiron, pena la chiusura del blog. Forse i signori della Boiron, però, non sanno che mosse di questo genere, in rete, possono rivelarsi ben presto un suicidio: il tam-tam è partito immediatamente, si moltiplica esponenzialmente, e sarà divertente vedere se la Boiron deciderà di spendere tempo, denaro e molta carta per minacciarci tutti. Per cui parlatene nel vostro sito, moltiplicatevi. La rete serve a questo. E chi riceve per primo una lettera di diffida vince un flacone di acqua di rubinetto fresca, non filtrata, dal piacevole retrogusto di cloro e ferro, alla modica cifra di 30 euro. Il flacone è in vetro, naturalmente.

11 commenti:

  1. parole al vento...visto che tieni alle diffide, metti una bella foto di un omeopatico unitario della Boiron con la scritta acqua fresca, e poi parli o alludi a una truffa...poi vediamo cosa ne esce fuori!

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  2. io credo nelle terapie complementari.se voi preferite credere che sia una truffa fate voi.purtropponel corso del tempo molte cose che illustri praticanti di razionalità assoluta definivano senza ombra di dubbio assurde si sono rivelate diverse....chi detiene molta conoscenza e molto intelletto a volte dovrebbe degnarsi di tenersi un passo indietro e ammettere con umiltà che non è sufficiente la razionalità per conoscere ciò che non possiamo conoscere prima del tempo e che a volte l'empirismo non è altro che un presentimento di verità.

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  3. ivabellini: secondo la chimica, nelle cure omeopatiche, non solo quelle della Boiron, non c'è nient'altro che acqua. Quindi?

    Anonimo: hai ragione, ci sono cose che allo stato attuale non è ancora possibile spiegare. Proprio per questo motivo esiste una cosa chiamata "ricerca". Ma non mi pare che le ditte che producono rimedi omeopatici investano i loro lauti ricavi per approfondire la conoscenza di questa "scienza". È strano, non trovi? Dovrebbe essere nel loro interesse, eppure non lo fanno. Chissà perché. Sono boicottate, o forse è meglio mantenere sull'omeopatia l'aura quasi "mistica" che la avvolge? Perché vedi, il problema è che possiamo credere a tante cose, e si può credere anche alle terapie complementari come dici tu, ma di certo non basta a rendere quelle cose vere, soprattutto se le credenze alimentano un'industria che a quanto pare mal sopporta le critiche (dimostrando, tra l'altro, una "presunzione di verità" niente male!).

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  4. be, che tipo di chimica? quella materialista?

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  5. "Quella materialista"???? Ma siamo tornati nel Medioevo?

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  6. @ivabellini: di chimica ce n'è una sola.

    @anonimo: il succo della risposta te lo han già dato. Ma provo a ribadire il concetto: come fai a sapere che l'omeopatia non faccia venire il cancro? È un'ipotesi come un'altra, con la stessa ragionevolezza di quelle di Hanemann. Dirai: ma si vedrebbe. Mentre è ovvio che funzioni, perché un sacco di gente ci crede. C'è anche un sacco di gente che crede che i gatti neri portino sfiga, o che i ripetitori dei cellulari facciano venire il cancro.

    C'è un unico sistema per dirimere queste cose: fare uno studio statistico. Il migliore (e più citato A FAVORE) sull'omeopatia, pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, dice che non funziona meglio del placebo per nessuna patologia. Quelli sui ripetitori mostrano che non ci sono effetti. Ma chissà come non si crede a nessuno dei due. E nessuno si preoccupa che NON ESISTONO studi sugli eventuali effetti iatrogeni dell'omeopatia.

    Insomma, se dico che ci sono un sacco di cose che non si sanno, questa non è un giustificazione per sostenere quel che pare a me. Se non la sai non la sai, se non si sa come funziona l'omeopatia si deve ammettere che non si sa SE funziona, e se non sai se funziona non puoi applicare un metodo assolutamente a caso sperando di azzeccare qualcosa che funzioni, sarebbe come infilare un cacciavite a caso in un jumbo jet guasto e sperare di ripararlo. Non si fan danni solamente perché l'omeopatia non fa assolutamente NULLA.

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  7. Non saprei. Alla mia ex moglie l'omeopata diede palline di haschish e stramonio. Siamo sicuri che sia così una brutta cosa?
    ;-)

    (ovviamente: risultati catastrofici)

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  8. Gianni: nulla da aggiungere...:-). Sassicaia: il problema è che la quantità è veramente molto, molto minima... Praticamente inesistente!

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  9. Ciao sono incappato nel tuo blog,quasi per caso..sempre ammesso che il caso esista.
    Posso portarti il mio esempio:mio figlio all'età di tre anni era continuamente affetto da malattie all'apparato respiratorio:Dopo aver tentato ogni possibile soluzione,ci fu consigliato di provare con l'omeopatia.
    N.B. di provare...
    Ci siamo documentati e benchè scettici eravamo ormai sull'orlo dlla disperazione:abbiamo provato e per combattere la febbre incalzante gli è stata data della soluzione a base di Belladonna (o Cicuta non ricordo bene è successo 9 anni fa ormai).
    Risultato:nessuno.La febbre,ovviamente dico adesso,non è calata e poco dopo è entrato in convulsioni febbrili.
    Questo ci ha potato ad un calvario di ben 8 anni tra ricoveri ripetuti e terapie varie.
    Per fortuna ora sta bene e sembra che tutto sia passato.
    Resta il ricordo di tutte quelle corse in ospedale (di notte),degli aereosol e del fatto che tutto questo ha influito non poco sul mio matrimonio e sulla mia carriera lavorativa.
    Oltre alla valanga di soldi spesi.

    P.S. tengo a ricordare che secondo l'omeopatia più la soluzione è diluita,più è efficace..come dire più hai fame,meno devi mangiare.
    Alessandro.

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  10. @Alessandro: grazie per il prezioso contributo, che non fa altro che confermare una cosa. L'omeopatia non è altro che qualcosa a cui si crede, e di cui si tendono a ricordare le situazioni in cui sembra aver funzionato, cancellando tutte le altre...

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