giovedì 11 novembre 2010

Tutti uguali

Il meccanismo della macchina del fango in fondo è questo: non "quello che facciamo è sbagliato", non "quello che facciamo non è vero che sia sporco". Quello che dicono è: "Lo facciamo tutti. Abbiamo tutti le unghie sporche". [...] È qua che la macchina del fango vince, quando si arriva a credere a questo.
 Roberto Saviano

Partiamo da qui, dalle primissime parole di Saviano a Vieni via con me, e arriviamo a questo mini-post pubblicato ieri nel blog di Beppe Grillo. Poche parole per dire che, in fondo, il fatto che il programma di Fazio e dello scrittore abbia surclassato il Grande Fratello poco importa, dal punto di vista economico. Tutti e due i programmi sono della Endemol e Mediaset possiede azioni Endemol, quindi a vincere è comunque sempre il solito.
Qualche tempo fa avrei pensato: "Eh, però, cavolo, in fondo ha ragione". Adesso non lo penso più, per un semplice motivo: i Movimenti 5 Stelle. Lui ufficialmente non ne fa parte, ma ne è l'ideatore e il promotore, il che lo mette a tutti gli effetti nella posizione di leader politico, e da bravo leader politico fa campagna elettorale, come tutti gli altri. Tira acqua al suo mulino, come si suol dire, ed è bravissimo a dribblare eventuali incoerenze o contraddizioni. Proviamo a fare un giochino: cosa sarebbe successo se il programma non fosse andato in onda a causa della censura di Masi? È facile immaginarsi un post contro il bavaglio, contro la censura, contro il regime, eccetera eccetera eccetera. E giù applausi dai lettori di sinistra e da chi non ne può più di Berlusconi. Invece il programma è andato in onda ed ha avuto un successo clamoroso: cosa fare allora? Semplice, puntare il dito sui compensi, citare Saviano e Benigni con le società da cui percepiscono denaro alla stregua di un'appartenenza politica, e voilà, il gioco è fatto. Tutti nello stesso calderone. Tutti uguali. È un gioco semplice semplice, ma efficacissimo. Ed è molto, molto pericoloso, soprattutto per te, caro Beppe, e per i Movimenti che promuovi. Perché poco per volta in quel calderone sei finito anche tu, sei diventato uguale agli altri. Forse più uguale. E fai come fan tutti: è semplice celebrare uno come Angelo Vassallo, che da morto merita di finire nel tuo calendario dei Santi Laici, mentre da vivo avrebbe meritato tante critiche solamente perché appartenente al Pd (o Pdmenoelle, come lo chiami tu). È il gioco delle parti della politica, che tu dici di rigettare, ma che in realtà pratichi allo stesso modo di tutti gli altri. Tutti hanno torto a prescindere. A parte noi, ovviamente. Noi siamo il nuovo. Né destra né sinistra. Noi voliamo alto.
Lo diceva anche qualcun altro, esattamente vent'anni fa, in riferimento al suo giovane e rampante partito. Si chiamava Lega Nord, e a parlare era Umberto Bossi.

13 commenti:

  1. Non sono del tutto d'accordo. Quello che penso di Grillo l'ho già spiegato qua, ma la sostanza è.

    Lui dice che la classe politica va spazzata via.

    Che abbiamo da ridire su questo? La coerenza della persona non è più un valore da ricercare, al momento. Perché se davvero ci riuscisse, poi potrebbe essere il primo a essere mandato a fanculo!

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  2. non ho letto quel post Ale ma concordo con quello che hai scritto, Grillo rimane un grande per me dal punto di vista comico (in assoluto) e anche per il suo impegno che comunque smuove, anche se non mi convincono i movimenti a 5 stelle (il fanno tutti schifo non mi convince). In questa occasione ha sbagliato, come ho scritto era importante che andassero in onda Saviano e Fazio anche stando in silenzio perchè la politica non deve veramente occuparsi di palinsensti e informazione... non dovrebbe!
    un saluto

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  3. Giusto, Grillo, che comunque sostengo e sosterrò, a volte esagera. Questo non toglie che da Saviano il piccolo grande gesto di abbandonare - e platealmente - la Mondadori me lo aspetto.

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  4. Con tutta la stima e la simpatia che ho sempre avuto per Grillo, il punto è che bisogna vedere, di volta in volta, CHI del suo numeroso staff elabora le idee o gli interventi. Perché lui rimane un comico. Meraviglioso, meritorio, impegnato, corrosivo, grandioso. In certi momenti lo adoro, a volte quasi lo idolatro, ma la volta successiva magari mi lascia perplesso con posizioni un po' becere e ignorantelle. Perché è un comico.

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  5. il 1° ottobre del 2009 il mio coautore scrisse questo : http://ilgironedegliaccidiosi.blogspot.com/2009/10/il-grillo-de-noialtri.html (e scusa per l'autocitazione).

    Grillo è in assoluto l'uomo delle incoerenze:
    1- 10 anni fa era un assoluto sostenitore della lotta all'informatica e alla rete (ricordo che faceva fracassare a martellate un pc sul palco);
    2 - sostenne cagate pazzesche anti-consumistiche come la washball (ma è solo una delle tante) per darsi un profilo verde e antimercatista;
    3 - lotta aspramente contro le grandi opere e gli investimenti militari e le banche dicendo che Obama fa lo stesso. Solo che poi Obama ha varato il piano per le opere pubbliche, per salvare le banche e avviato il Prompt global strike;
    4 - propone dei piani di uscita dal debito pubblico semplicemente folli: non è che si resetta tutto così...sempre che non si voglia far uscire l'Italia dai mercati e quindi perdere il 25-30% del pil e portare la disoccupazione al 40%..... i debiti si pagano, se non vuoi pagarli devi essere gli Usa....
    5 - disse che i movimenti 5 stelle si sarebbero tenuti lontani dalle elezioni politiche....

    Va tutto bene: è un concetrato di meravigliosa demagogia, di insulto quotidiano. Per di più che non accetta mai una critica ne un confronto diretto sulle sue idee (però è prontissimo a scagliarsi contro quelle degli altri con insulti spesso volgari...si veda cosa ha detto di Di Pietro e De Magistris dopo le ultime regionali). Il suo elettorato è drammaticamente simile a quello Berlusconiano: ascoltano il sacro verbo, non contestano mai e ubbidiscono.

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  6. Io sono dalla parte del Movimento però il post di Grillo non mi è piaciuto. Hai scritto quello che penso pure io.

    Vieni via con me è il miglior programma televisivo che abbia visto

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  7. Non mi ha mai convinta, Beppe Grillo. Per i motivi che ha efficacemente elencato il Giova e per diversi altri ancora. Tra i quali uno che riguarda puramente lo stile della sua comunicazione, ovvero la sua incapacità di tenere un discorso senza aggredire verbalmente e urlare come un ossesso.
    Sbraitare le proprie idee in faccia agli altri con arroganza di certo non favorisce un dibattito politico costruttivo, e in quanto a prepotenza comunicativa l'ex comico non è affatto dissimile da Berlusconi. Ecco perchè non riuscirà a vincerlo.
    Battere Berlusconi non è solo una questione di contenuto, è anche una questione di toni. A un linguaggio volgare e commerciale non si deve rispondere con parole altrettanto rozze e impoverite. E' per questo motivo che ad esempio ancora prima dei contenuti apprezzo molto il modo di parlare di Nichi Vendola, colto ed elegante, fermo ma non violento.

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  8. @Mr. Tambourine: anch'io all'epoca ho scritto un post riguardo alla candidatura di Grillo. Lo trovi qui. Sono il primo a dire che l'attuale classe politica è assolutamente inadeguata, ma lui dice che ad essere spazzata via non è la classe politica, ma i partiti tout court. Non è una soluzione, e d'altra parte i Movimenti che cosa sono? Come vogliamo chiamarli? Liste civiche? Circoli ARCI? In fin di conti sono delle persone che condividono idee e cercano di metterle in pratica in una sede istituzionale, alla pari di un partito politico. Il fatto che rifiutino i contributi statali e che abbiano molte regole a garanzia della trasparenza va tutto a loro favore, ma questo è un altro discorso...
    @Ernest: hai ragione in tutto e per tutto, al 110%!
    @web runner: è vero, Saviano potrebbe farlo. Ma da qui fa farlo passare per berlusconiano come fa quel post in maniera un po' subdola ce ne passa...
    @Zio Scriba: il Grillo comico è veramente grandioso, è Satira con la S maiuscola. Il problema è che, non so quanto consapevolmente, Grillo con gli anni ha smesso sempre più questo ruolo. È diventato un predicatore, che predica cose ampiamente condivisibili, ma deve decidersi definitivamente quale strada vuole intraprendere, perché in questa veste ambigua, sinceramente non mi piace per nulla. Le sue interviste e i suoi post di denuncia sono fantastici, ma troppo spesso i suoi post non sono più né carne né pesce. Dal punto di vista satirico non fanno ridere per nulla, dal punto di vista politico sono pieni di demagogia francamente un po' noiosa, a questo punto.
    @il Giova: che dire, un riassunto perfetto. Comunque da quel che vedo diversi Movimentisti sono un po' disorientati da alcune sue uscite...
    @Inneres Auge: appunto. Penso che tanti sostenitori di Grillo, per una volta, abbiano acceso la televisione con soddisfazione.
    @Ross: come dice lo Zio, Grillo è un comico. Affrontare il dibattito politico non è il suo ruolo. Ma dal momento che nel corso degli anni ne ha assunto le vesti, dovrebbe assumerne la responsabilità.

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  9. Curioso il fatto della Endemol...della serie il banco vince sempre...anche se un programma che surclassa un reality di questi tempi per l'Italia è una bella novità. Per quanto riguarda Grillo, sono sempre stato d'accordo su tutto, riguardo ai temi ed alle battaglie che propone, non capisco solo perchè non si candidi...è troppo semplice nascondersi dietro l'alibi del "comico": il problema dell'Italia è proprio questo, non è tanto la scarsità d'idee giuste, quanto quella delle persone giuste, che mancano e servirebbero a rialzare il paese dal baratro.

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  10. Grillo dice cose anche giuste . A volte é anche molto attento a casi di ingiustizia inaudita (il caso di Niki Aprile Gatti per es...) ma é anche vero che in molte altre circostanze si comporta come gli altri e getta fango forse un po' troppo frettolosamente.

    Che la classe politica dirigente attuale sia praticamente tutta da rifondare e mandare a casa; questo é un dato di fatto. Ma i suoi movimenti non mi convincono del tutto.

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  11. Cogito: e poi un comico già c'è, il papi!

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  12. Mi sembra ancora lontano il tempo delle proposte. Perché non si fa abbastanza per le denunce.

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  13. Lo sostengo da sempre, da quando Grillo girava per l'Italia gridando "Italiani" con fare mussoliniano e sembrava preludere a una discesa in campo. Sì, l'analogia con la Lega è pienamente centrata. E mi sembra che, al di là di tutto, possa essere considerato un fenomeno preoccupante. O almeno preoccupa me, che in fondo condivido spesso nel merito quel che Grillo dice, l'abuso dell'antipolitica in quel che, in fondo, potrebbe essere un movimento utile alla politica.

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