lunedì 11 ottobre 2010
Play! Motore... azione!
Silenzio in sala, inizia The Black Light dei Calexico. Anno di produzione: 1999. Protagonisti... siete voi. Basta chiudere gli occhi dopo aver premuto play. La batteria jazzata e il riff morriconiano di Gipsy's Curse vi scaraventeranno in un mondo immaginario, magari a bordo della Thunderbird raffigurata in copertina, in mezzo ad un deserto abbacinante, con una pistola infilata nella cintura. Un western ambientato ai giorni nostri, con una sceneggiatura che cambierà ad ogni ascolto. La storia è la madre di tutte le storie, piena di amore e morte, ed è unicamente la musica a raccontarla. Prendete Over Your Shoulder, struggente ballata in cui lui prende le mani di lei per l'ultima volta, prima di voltarsi per sempre verso uno sconfinato tramonto. O Fake Fur, dal ritmo sinuoso ed insinuante come il movimento di un serpente a sonagli. O ancora Trigger, descrizione perfetta del lunghissimo attimo che precede lo sparo. Ogni traccia è un fotogramma di una pellicola luminosa.
Forse un grande regista, ma grande davvero, riuscirebbe a tradurre in immagini questo gioiello in maniera degna. Ma forse è meglio non rischiare, forse è meglio che The Black Light rimanga quello che è, vale a dire la colonna sonora immaginaria del film che abbiamo sempre sognato, il film perfetto, plasmato unicamente dalla nostra fantasia.
Inizia Frontera, la traccia finale, e partono i titoli di coda. In sala ci siete voi, mano nella mano. Lo schermo è nero, ma non importa. Basta premere play per rivivere daccapo questa storia meravigliosa.
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Provare per credere? Mi fido eh... :P
RispondiEliminaun assoluto da ascoltare riascoltare e riascoltare sempre! ne ho fatto colonna sonora per miei post e carne da macello per la mia vita e i miei viaggi! ;)
RispondiEliminaRospo, se non ti fidi di me, fidati di Petrolio che è una garanzia! :-))))))))
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