lunedì 31 maggio 2010

Con me o contro di me?

Qualcuno mi bollerà come antisemita, ne sono sicuro. Succede sempre, quando qualcuno tenta di sollevare una minima critica nei confronti dello stato israeliano. Basta questo per scatenare reazioni sdegnate, in cui la parola "odio" si spreca, in cui l'Olocausto viene sventolato con indecenza per giustificare tutte le azioni israeliane, anche le più nefande. Benissimo, fate pure. Datemi dell'antisemita. Io so di non esserlo, ho la coscienza pulita.
Il problema è proprio questo. L'odio nazista che ha ucciso milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale, invece di servire da punto di partenza per costruire un mondo nuovo, privo finalmente di discriminazioni religiose, ha generato solamente altro odio, più sotterraneo, ma estremamente più pervasivo e velenoso. Israele in sessant'anni di storia ha tracciato una nettissima linea di demarcazione tra buoni e cattivi. I pochi uomini di buona volontà che hanno tentato di superare questa feroce contrapposizione (vedi Rabin) hanno fatto una brutta fine. Israele costringe continuamente il mondo a schierarsi: sei con me o contro di me? Una domanda che non prevede compromessi, a cui il mondo occidentale dà costantemente un'unica risposta. D'altra parte, avere l'alleanza di una potenza militare e nucleare come Israele può portare molti vantaggi ed effetti collaterali trascurabili, sciocchezze come due decine scarse di uomini uccisi perché tentavano di portare aiuto ai segregati di Gaza. Morti di fronte a cui tutti paiono balbettare, chiedere spiegazioni a mezza voce, di fronte a cui la prima cosa che può passare per la testa è che in fondo gli israeliani erano stati provocati dalle intenzioni esageratamente pacifiche di quella nave. Naturalmente non sono così ingenuo da credere che bene e male siano nettamente separati, soprattutto in una questione complessa come quella mediorientale, ma provo una gran rabbia nel costatare per l'ennesima volta l'incapacità dell'uomo di imparare dai propri errori, e come il ricordo delle ferite subite, troppo spesso, si indurisca fino a diventare un'arma per ricambiare ferite ancora più profonde, in una monotona ripetizione dell'orrore.

9 commenti:

  1. E' tutto il giorno che sento dentro di me quella parola: ANTISEMITA.
    Al contrario è da molto tempo che vedo notizie, video, foto che mi fanno pensare che laggiù in Medio Oriente c'è uno stato, Israele, che uccide indiscriminatamente spesso in modo orribile uomini, donne e bambini, allontanandoli con le buone, raramente, ma soprattutto con le cattive dalla loro terra.
    Ed è per questo che tutto il giorno sento fortemente dentro CHE NON SONO UN ANTISEMITA.

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  2. Israele ha sempre fatto comodo a molti stati e sarà sempre così. Anche perchè è semplicemente assurdo anche solo dubitare sul fatto che un ong portasse armi, un pò com'è capitato quando son stati rapiti i medici di Emergency in Afghanistan, seppur in circostanze diverse. I soldi sono il motore di tutto questo schifo

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  3. Ciao ale come hai letto da me sottoscrivo quello che hai scritto e ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che olocausto è una cosa e questo stato di Israele è un'altra.
    Il pensiero ora va a tutte quelle persone che sono state sequestrate da Israele

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  4. L'Italia ha espresso parere contrario alla possibile inchiesta internazionale dell'Onu. Non ci smentiamo mai.

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  5. Quell'ONG non è pacifica, ma cmq l'evento è tragico e ingiustificato, poichè la nave era in acque internazionali!

    Israle sì fa comodo in quell'area, come ci fa comodo la guerra in Afg. e ora in Pak. per mostrare ai cinesi che siamo ancora una potenza.

    I cinesi che usiamo per avere abiti, macchine e apparecchiatura tecnologica a prezzi contenuti sono ormai una potenza economica che può mangiare quando vuole l'Europa e l'America.

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  6. Non sei antisemita,sei una persona che ragiona.
    Non provo odio nei confronti di chi pratica la religione ebraica ( anzi ho alcuni amici ebrei che in questi giorni si vergognano per quanto accaduto) ma sono totalmente contro la politica che attua israele.
    Cio'non mi rende un 'antisemita.
    Ho cmq deciso di prendere la mia posizione in questa infinita vicenda, sono dalla parte delle donne e dei bambini palestinesi, dei piu' deboli, di chi non ha il potere e il sostegno dell'america.

    Due popoli , due stati, quando lo capiranno?

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  7. @Dannox: hai centrato il problema. A prescindere dalle intenzioni dell'ONG, Israele ha violato le leggi internazionali. Chissà che sarebbe successo, se a compiere un atto del genere fosse stato uno stato islamico...
    @fred: infatti, è proprio quello che penso io. Israele ha tutto il diritto di vivere in pace, ma ho l'impressione che parte degli israeliani voglia negare questo sacrosanto diritto ai palestinesi, e purtroppo è la parte che tiene in mano le redini del paese. Hamas ha gioco facile, in un contesto del genere, a manipolare i più deboli.

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  8. Ciao Ale,
    L’ultimo evento in Israele non è cosi complicato da capire e solo che voi, come altri paesi nel mondo ricevete solo mezze verità. Perché? Questo è già un concetto delle interesse che ha la media però se voi volete capire e provate di giudicare un’intera paese sulla base di quello che sentite al televisione o nei giornali estremisti come “haaretz” , dovete sentire e vedere tutta la faccenda!
    Il più grande problema di Israele in questo evento (e magari in generale da sempre) è stata la informazione (Public diplomacy) questo è senza dubbio!! Nelle ore critiche dopo l’evento le spiegazioni sono state date prevalentaente al Facebook, Twitter ecc dagli Israeliani e non dal governo, mentre l’IHH e Turchia hanno fatto un grande lavoro sulla media mondiale.
    Come abbiamo già scritto, Israele ma anche Egitto hanno chiesto dai navi di sbarcare in Israele o Egitto per permettere il controllo delle varie cose che hanno sulla nave e poi ovviamente fargli passare a Gaza. Perche c’è il blocco a Gaza? Perche negli ultimi anni Hammas che è un organizazione terorista che controlla Gaza ha mandato migliaia di razi su Israele. È già sucesso in passato (più di una volta) che Iran hanno mandato una nave piena di armi per Hamms (“Karin A” ,”Santorini”).
    1) http://www.youtube.com/watch?v=az1HW0sGkEo
    2) http://www.mfa.gov.il/MFA/Government/Communiques/2002/Seizing%20of%20the%20Palestinian%20weapons%20ship%20Karine%20A%20-
    3) http://www.israelinsider.com/channels/security/articles/sec_0041.htm
    Bisogna indicare che Israele stessa fornisce le supplente umanitarie a Gaza e permette anche la “Croce Rossa” a visitare e mandare le varie cose .( http://www.youtube.com/watch?v=-tOdW0qEy4g)
    Altra cosa molto importante che non dicono sulle medie è che l’IHH è un organizzazione terroristica! Nel 1997 la Turchia hanno investigato l’organizzazione IHH per il sospetto che si tratta di terroristi e hanno trovato bombe , armi e bandiera di Jihad. (http://atangledweb.squarespace.com/httpatangledwebsquarespace/the-ihh-a-primer-that-the-bbc-will-never-share.html).
    Vi alleggiamo questi due video dalla FOX news , molto importanti che spiegano le cose che gli altri non dicono , anche in Israele gli hanno fatto vedere sul TV. Sappiamo che è un po lungo ma vi pregiamo da tutto il cuore di vederlo fino alle fine, e se c’è qualcosa che non vi è chiaro vi invitiamo a riscriverci.
    1) http://www.youtube.com/watch?v=EnuNVBnp0vs&feature=channel
    2) http://www.youtube.com/watch?v=ciTWbDSqXEA&feature=channel
    Ale , vi invitiamo sinceramente a visitare Israele ed essere un nostro ospite qui per vedere da vicino come sono le cose.

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  9. Cari Yaron e Yael,
    ho guardato con molta attenzione i video che avete linkato. Purtroppo il mio inglese è abbastanza penoso (dovrei fare parecchi esercizi di "listening"), ma devo dire che mi hanno colpito. Mi rendo conto che la situazione è molto più complessa di come viene raccontata. Non sapevo nemmeno che "Haaretz" fosse un giornale estremista (credo intendiate estremista di sinistra). Credetemi, ho superato la tempo la fase in cui una cosa o è bianca o è nera, o è buona o è cattiva. Pur avendo mie convinzioni abbastanza irremovibili, la mia volontà è sempre quella di capire le cose a fondo, al di là delle contrapposizioni, che quasi sempre sono contrapposizioni politiche. Proprio per questo motivo cerco di capire, da persona "esterna", che non vive le cose sulla propria pelle, quali possano essere le ragioni israeliane e le ragioni palestinesi, senza farmi influenzare troppo dal "tifo", e proprio per questo mi pare di vedere una contrapposizione davvero troppo netta. C'è da chiedersi se esista uno spazio per il compromesso, ed io dico di sì, credo che esista sempre. Forse è una risposta idealista, ma la storia insegna che tutte le grandi rivoluzioni non violente nascono da un compromesso. Tentare un compromesso richiede molto impegno e molto coraggio, a maggior ragione se dall'altra parte c'è un partito estremista come Hamas, ma credo sia l'unica, difficilissima via per iniziare un nuovo percorso che non lasci vittime sull'asfalto, da entrambe le parti. Credo che Israele, proprio per la sua natura democratica, debba avere il coraggio di compiere questo passo. Molte personalità ebree ed israeliane (ad esempio Yehoshua) chiedono questo da tempo, senza essere ascoltate. Forse sto dicendo delle banalità, ma sinceramente non vedo altra soluzione. Chiaramente è molto più semplice, nell'immediato, rispondere colpo su colpo, contrapporre alla violenza altra violenza. Ma se una delle due parti alla violenza, per una volta, tentasse di rispondere porgendo la mano, potrebbe essere l'inizio della rivoluzione. Questo posso dire io, che non ho mai vissuto una situazione di guerra e nemmeno di tensione, ma che vivo in un paese che ha vissuto la guerra e che è risorto proprio grazie ad un compromesso. La Costituzione su cui si fonda lo Stato Italiano è stata scritta da personalità di tutte le parti politiche, di destra, di centro e di sinistra, cattoliche e non. Se questo non fosse successo, probabilmente sarebbe iniziata un'altra guerra civile. Ma ripeto, forse queste sono considerazioni davvero troppo ingenue...
    Vi ringrazio davvero, in generale è difficile parlare di questi argomenti, e lo è ancora di più con persone coinvolte in modo personale. E vi ringrazio per l'invito: ci farò seriamente un pensierino!

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