Fabio Pari, nel suo blog, fa una proposta che condivido volentieri. Proviamo a farla girare, magari riusciamo a farci sentire...
Vorrei avanzare una proposta che ovviamente non avrà seguito, considerata la modesta portata di questo blog e la riluttanza da parte delle Istituzioni di prendere seriamente in considerazione proposte di bassa provenienza, come quella popolare.
Propongo l'introduzione di un esame preliminare per tutti i parlamentari, prima dell'insediamento, di Diritto Costituzionale. Le modalità sarebbero sostanzialmente quelle di un comune esame di giurisprudenza, esame che tra l'altro si sostiene normalmente durante il primo anno di corso: un libro con nozioni e significati degli articoli, la storia della Costituzione e la giurisprudenza più rilevante della Corte Costituzionale.
Come ben sapete i nostri parlamentari, depositari della funzione legislativa, cioè di quel potere/dovere di creare il corpo normativo del nostro Paese, vengono eletti da un po' di tempo a questa parte senza il democratico sistema delle preferenze. Gli elettori votano un partito, il quale si accaparra delle "quote di seggiole" in Parlamento in proporzione ai voti ottenuti, sulle quali disporrà arbitrartiamente, senza nessuna legittimazione popolare diretta, i soggetti che più gli aggradano. Aggiungendo la tanto invocata immunità paralamentare, che verrà ripristinata di qui a poco, e i lauti compensi che i nostri "rappresentanti" percepiscono, mi sembra più che legittimo chiedere una piccola garanzia per il popolo della competenza e della serietà di queste persone. Una sorta di "condicio sine qua non" valida sia per poter accedere ad una vita di privilegi (compresa la pensione), sia per fornire sufficienti garanzie democratiche. Non mi sembra irragionevole.
Il post originale si trova qui.
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