martedì 23 agosto 2011

Dies irae

Eccomi qui. Dite la verità: non ci credevate fino in fondo, vero? Lo leggo nelle vostre menti, libri aperti e pronti da sfogliare davanti a me. Anche la devozione più grondante cede il passo al dubbio, di tanto in tanto. È normale, è umano. Ma sono poche le anime di tal fatta, credetemi. Scorro le pagine e vedo spazi bianchi, maldestri tentativi di cancellature, e poi addizioni, sottrazioni, contraddizioni, manomissioni varie e stravaganti, scappatoie linguistiche per giustificare l'azione più bieca davanti a me. E così il dubbio, cuore pulsante delle vostre povere menti, se ne sta in un angolo, preso a calci e soffocato da milioni di parole, parole, parole. È una lettura soffocante e assurda, e potrei farvi impazzire in una manciata di secondi se esponessi i vostri intrugli mentali alla vostra attenzione. Ma sarebbe troppo rapido, troppo semplice. Voglio gustarmi questo momento fino in fondo, e qui c'è ancora tanta roba da leggere, roba molto più interessante, peraltro. Perché laddove il dubbio è lasciato libero le pagine respirano, soffrono per il dolore e divengono strazianti, vere, umane. E i momenti più laceranti non riguardano certo me, oh no, ma riguardano voi. A chi fate le confessioni e gli interrogativi che vi dilaniano più nel profondo? A voi stessi, signori miei, solo a voi stessi.
Ancora un attimo. È il giorno del giudizio, che diamine, avete tanta fretta di andarvene? Non vi piace stare sulla graticola? Perdonatemi, cari miei, ma ve la siete cercata. Avete passato migliaia di anni a descrivermi come un mostro assetato di sangue e vendetta, capace di assassinare perfino la creatura più innocente, avete raccontato il mio gusto per la carne di strega rosolata a fuoco lento, avete descritto il mio orrore per gli uomini che si baciano tra di loro e per le bistecche al sangue cucinate il venerdì sera. Avete detto che io inorridisco per il maiale e vado pazzo per l'agnello. Che stare a sentire decine di volte la stessa preghiera nel giro di un'ora mi riempie il cuore di letizia. Che andare a fare il bagno nelle acque marroni di un fiume inquinato vi renda casti e puri ai miei occhi. Che far finta di pentirsi delle proprie cattive azioni pochi secondi prima di morire mi faccia contento. Che il sangue delle donne fertili è una bestemmia. Che gongolo di felicità quando fate saltare un palazzo pieno di infedeli. Ne avete dette di cotte e di crude, tracciando linee nettissime tra bene e male, e lo avete fatto a nome mio. È comoda la vita così, non trovate? Ma vedete come tutti i nodi vengono al pettine: ora siete qui, davanti a me, tremanti come pulcini appena sbucati dall'uovo. Perché avete paura? Avete forse qualcosa da rimproverarvi? La verità è che ve la fate sotto per paura dei giudizi che voi avete inventato, e ve la fate sotto perché non sarò di certo io a condannarvi, ma nemmeno potrò salvarvi. Io non posso fare nulla, mi limito a ricordare tutto. A essere sincero mi spiace un po' non avere alcun potere di giudizio, perché sono molto, molto arrabbiato con molti di voi, e sarebbe un piacere infinito soggiogarvi in una dannazione eterna e indicibile (coraggio, inventatene un'altra, adesso!), ma tant'è. Mi limiterò a elencare i peccati che voi avete inventato e che voi avete commesso, prodigandovi poi in elaborate acrobazie intellettuali per giustificarvi davanti ai miei occhi (la carne è debole, era un modo per avvicinarmi a te, e bla bla bla). Ho registrato ogni cosa, dallo stupro più brutale alla masturbazione più insignificante. Tu, ad esempio, hai peccato di lussuria e ti sei massaggiato il membro 1245 volte guardando i tuoi chierichetti di nascosto. Ti penti? Sì? Dillo a loro di persona. Li vedi? Sono qui che ti aspettano, e sono ansiosi di ricambiare la tua amorevole attenzione.
Avanti il prossimo.

4 commenti:

  1. Complimenti. Un pezzo davvero ispirato. E non saprei cos'altro aggiungere.

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  2. Grande prova di scrittura con ogni tassello del mosaico a posto per significare una civile e laica indignazione morale.

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  3. Ha un non so che di pornocratico... cioè, di tutto il pezzo rischiano di rimanere in mente solo la masturbazione e i chirichetti.... (ps. cmq ho messo concordo come reazione)

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  4. Grazie per i complimenti, sempre troppo generosi!

    Greg: dici? Spero di no! Ci sarebbero migliaia di altri peccati fantasiosi da citare, ma quelli sessuali sono quelli su cui le religioni puntano maggiormente per generare sensi di colpa sulla plebe, quindi la scelta è stata inevitabile...

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