mercoledì 8 settembre 2010

Un piccolo passo verso la guerra civile

La tristezza è tanta, la voglia di parlarne sta a zero. Ma credo sia giusto farlo, credo sia giusto rimarcare certi confini. Forse è troppo tardi, ma nel mio piccolo ci provo lo stesso, e mi piacerebbe che facessero in tanti questo piccolo esercizio. Perché voglio credere che siano in tanti ad essere disgustati da quello che sta succedendo in questi giorni. Leggendo le notizie battute dai siti web (inutile parlare dei tg), provo una sensazione quasi inebriante, come se stessi fissando l'acqua che vortica dopo aver tirato lo sciacquone del cesso, una sensazione di discesa vorticosa ed inarrestabile. E non sto parlando dell'ennesimo editoriale di Minzolini, dei dieci milioni di persone che Bossi vuole a tutti costi portare in piazza. Non sto nemmeno parlando dell'ennesima cazzata targata Pd sulla possibile alleanza con Fini e l'Udc. Assolutamente no. Parlo di quella che una volta si chiamava Festa dell'Unità. Parlo dei fischi che oggi si sono trasformati in fumogeni. Parlo della Festa Democratica che sta disgraziatamente rimarcando, da una parte, l'assoluta incapacità del Pd di essere partito d'opposizione, e dall'altra la pericolosissima piega che sta prendendo quella che fino ad ora è stata la vera opposizione a questo mefitico governo, ma che forse si sta trasformando in qualcos'altro, qualcosa che non mi piace per niente. Perché è evidente che c'è qualcosa che non va, se uno ritiene che fare contestazione portandosi i fumogeni da casa sia indice di una democrazia matura e consapevole, se ritiene che in questo modo si faccia politica. E non venitemi a dire che hanno fatto bene. Non hanno fatto bene, per niente. No, no e poi no. Sono dei deficienti. Se con Schifani il confine tra la lecita contestazione e la prepotenza era sfumato, qui non c'è nessuna ambiguità. Se con Schifani iniziavo a sentire una certa puzza (perché un conto è contestare, un conto è impedire ad una persona di parlare, anche se ti sta sul culo all'ennesima potenza, anche se non è rispettabile, anche se ricopre un ruolo che in nessuna democrazia seria potrebbe ricoprire), in questo caso il tanfo è insopportabile. Odore di disastro imminente.
Probabilmente la penso allo stesso modo di quei "contestatori". Penso che Schifani sia una persona viscida, ambigua, totalmente asservita al suo padrone e invischiata in faccende inquietanti. Penso che il Pd abbia fatto un'idiozia enorme ad invitarlo, e che se proprio ci teneva doveva quantomeno rivolgergli delle domande stringenti, domande da vera opposizione. Ma il Pd ha dimostrato ancora una volta la sua assoluta inconsistenza. Allo stesso modo mi sta sulle scatole Bonanni, non sopporto il suo continuo cerchiobottismo troppo spesso inclinato verso Confindustria ed il governo. Ma possono parlare. Anzi, devono parlare, devono dire qualcosa. Noi dobbiamo costringerli a dire qualcosa. Ma con i fischi? Con i fumogeni?
Quelli sono ultras. Quelli vogliono fare casino. Punto. Qualcuno dirà che è un deficiente in mezzo a tante persone civili, ma già mi immagino il "lanciatore" elevato ad eroe nazionale per aver zittito quello schifoso doppiogiochista di Bonanni. Per aver fatto tacere quel mafioso di Schifani. Mi spiace, ma questi sono metodi fascisti, sono metodi mafiosi. Non vi fa incazzare sentire i picchiatori berlusconiani zittire l'interlocutore? Non vi fa incazzare essere malmenati senza motivo dai celerini? E soprattutto, non vi fa orrore assistere all'ennesima morte dell'ennesima persona troppo onesta? A cosa serve uccidere un uomo, in fondo, se non a farlo stare zitto? Quello è il loro metodo. Se diventa anche il nostro, dove andiamo a finire? Se l'indignazione viaggia a senso unico, se il fine ultimo di sconfiggere l'egemonia culturale e politica berlusco-leghista giustifica tutti i mezzi, i passi per arrivare ad una guerra civile diminuiscono notevolmente.
Sto esagerando? Forse sì. Spero di sì. Ma come diceva Flaiano, gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura, e lo sono perché tendono a percorrere sempre la via più semplice, senza preoccuparsi delle conseguenze, a partire dalle piccole cose, a partire da un fumogeno lanciato per zittire un politico antipatico.

P.s. Se vi va leggetevi anche anche questo. Io lo trovo cristallino ed esemplare.

6 commenti:

  1. Io non sono d'acordo sul fatto che zittire Schifani sia un'azione fascista. Per quanto riguarda il fumogeno, bè quello mi sembra esagerato. Anch'io la penso come TE sul fatto che si rischia una guerra

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  2. Eh beh, se ad una "festa" si fa di tutto, tranne che festeggiare... E' sintomo che qualcosa non va. E la puzza di merda impera e sovrasta tutto! Hai pienamente ragione ale.

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  3. Posso dire che sono d'accordo su tutto? al 100% - o quasi
    ;)

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  4. Ciao Ale
    è chiaro che sarebbe bello avere un partitp di riferimento, con magari un leader capace di zittire sul dibattito questi zerbini del potere. Io mi soffermerei parecchio su un punto, ma perchè il PD continua ad andare verso queste posizioni. Voglio dire perchè devi invitare Schifani, ex autista di chi sappiamo noi, perche inviti Bonanni che sta facendo tutto tranne che il sindacalista.
    Poi consentini un amarcord, questa non è più la festa dell'unità questa è una riunioni di venditori tra folletti, basko e coop quella vera era quella di mio padre, in quel periodo c'era la speranza e io spera ci si possa tornare
    un saluto

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  5. Ti dirò: a mio parere stiamo riprendendo la piega dell'era tangentopoli. Insofferenza verso gli avversari politici, quanto verso i leader che dovrebbero rappresentare gli stessi contestatori. Da questo punto di vista gli Italiani sono pericolosi, ogni volta che si incazzano fanno qualcosa di incredibilmente stupido. E infatti dopo Tangentopoli elessero Berlusconi....
    Cmq fischiare Schifani oggettivamente è stato sbagliato (per lo meno nei modi), perchè per quanto viscido, su di lui non c'è nulla di grave che sia provato. Certo qualche domanda sarebbe da fargliela, ma resta una certa differenza tra lui e Dell'Utri...

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  6. Caro Giova, è brutto autocitarsi, ma in occasione della statuetta lanciata a Berlusconi ho espresso in questo post concetti quasi identici ai tuoi.
    Sulla cazzata dell'invito a Schifani credo che siamo tutti d'accordo. Come se non bastasse gli invitati vengono accolti con il tappeto rosso. C'è molto malumore, tra i potenziali elettori del Pd (me compreso), ma io non mi permetterei mai di zittire qualcuno a suon di fischi, insulti o peggio. Probabilmente è anche una questione caratteriale, ma se l'opposizione anche estrema vuole differenziarsi da Berlusconi e suoi servi, credo che la differenza debba emergere non solamente nei contenuti, ma anche nella forma. Ripeto: se alla violenza berlusconiana e leghista si risponde con altra violenza, qual è il risultato?

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