giovedì 1 luglio 2010

La pacchia è finita


Il miracolo è compiuto. Da oggi l'Aquila torna ad essere una città normale. Il centro è finalmente sgombro dalle macerie, chiese e palazzi storici sono tornati al loro antico splendore, le case distrutte o dichiarate inagibili sono sistemate. L'Aquila torna a popolarsi, i cittadini tornano e riaprono i negozi, i ragazzi riprendono possesso dell'Università e della Casa dello Studente, rimessa in sesto a tempo di record. Il commercio riprende a camminare, le tendopoli e i container vengono sbaraccati, gli alberghi possono iniziare la stagione estiva. I turisti accorrono a visitare la città ricostruita a puntino, fotografano i luoghi della tragedia che grazie al Caro Premier e a San Guido sono diventati i luoghi della rinascita. È tutto bellissimo, va tutto alla grande, è tempo che l'Aquila riprenda a marciare con le proprie gambe. La Divina Provvidenza di Silvio tanto ha fatto, e di più non si può pretendere. È tempo che l'Aquila inizi a pagare il proprio debito di riconoscenza. Non bastano più i voti, ora serve qualcosa di più.
D'altra parte, pagare le tasse è un dovere fondamentale di ogni cittadino italiano. Non sei d'accordo, Silvio?

7 commenti:

  1. Una di quelle notizie che non troverà mai spazione nell'informazione, una di quelle notizie che dovrebbe far capire che oggi si scende in piazza per evitare che i costruttori di notizia prendano definitivamente il sopravvento. Il dolore per l'Aquila non ha mai fine
    un saluto

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  2. Uhm sei dotato di capacità fuori dal comune per scrivere romanzi FANTASY!

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  3. Bravissimo Ale, stavo per scrivere anche io un post analogo. Ovviamente meno ironico del tuo, ma ti dico che mi ritrovo in pieno in quello che hai scritto, per cui grazie :-)
    Qui c'è la testimonianza di Federico in proposito.

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  4. Ecco, il bello di non guardare più la tv: apprendere le notizie come queste dalla rete!cioè...dal tuo blog!
    Sara

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  5. aiutati che Dio ti aiuta, se invece di andare a Roma con il fischietto Cialente incominciasse a spendere i 2 miliardi di euro che ha a disposizione, qualcosa sarebbe già stato fatto. Ricordarsi del Friuli e non aspettare sempre la pappa bella pronta sul tavolo della Protezione Civile e sputarci pure dentro... il problema che ad Aquila ci sono amministratori incapaci, incapaci persino di portar via le macerie e la vedo dura per il capoluogo abruzzese... per almeno una trentina d'anni. Meno male che la gente non vive più nelle tende e nei containers (remembers il Belice).

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  6. Si Alenio, gli amministratori sono incapaci e soprattutto sono stati a leccare il culo al nano e Bertolaso fino all'altro giorno

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  7. Sarebbe una gran cosa se questa "notizia" fosse vera... Sul fatto che gli amministratori locali siano incapaci sono totalmente d'accordo, ma il problema di fondo è che il terremoto, fin dal primo istante, è stato utilizzato a puro scopo speculativo. Che siano speculazioni economiche o politiche poco cambia, fatto sta che Berlusconi e Bertolaso, pompati dai media, hanno avuto la loro beatificazione, e i loro amichetti imprenditori hanno avuto i loro appalti. Non credo che Inneres o Federico, citato opportunamente da Nico, o Anna abbiano mai sputato sullo splendido lavoro dei volontari della Protezione Civile. Al contrario, la loro protesta è sempre stata rivolta sulla gestione priva di qualsiasi trasparenza dell'ente Protezione Civile, e sullo sperpero di denaro utilizzato semplicemente per dare un'immagine assolutamente fasulla della ricostruzione all'Aquila. Chissà come mai Berlusconi e il fido Bertolaso non si fanno più vedere dalle parti dell'Aquila. Forse perché l'accoglienza sarebbe forse un po' meno trionfale che in passato?

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