venerdì 25 settembre 2009

Povera Italia



La nuova stagione di Annozero è iniziata con questi dieci minuti. Alcuni scampoli di questo monologo, in risposta alla domanda di un giornalista del Pais, sono già entrati nell'immaginario collettivo. In rete sta circolando un programmino geniale, il "generatore automatico di proclami di Berlusconi", e applicazioni del genere sono comparse anche su Facebook. Sono convinto che questa dichiarazione di Berlusconi, di per sé, sia memorabile, un'affermazione che probabilmente verrà ripresa in futuro dagli storici che studieranno questo periodo. Quando la lessi, non so più su quale giornale, mi scappò una risata, e la cosa finì lì, anche perché, francamente, ne ha dette di peggiori: dopo essersi paragonato a Napoleone e Gesù Cristo, affermare di essere il miglior Presidente del Consiglio che l'Italia abbia mai avuto sembra quasi un atto di modestia.
Non avevo mai avuto occasione di vedere la conferenza stampa, vedere il nostro capo del governo pronunciare quelle parole, con a fianco a Zapatero e di fronte a giornalisti di tutto il mondo. Nessun telegiornale l'ha mai trasmessa, e dopo averla vista, capisco perché. Per me Annozero, ieri sera, poteva finire lì, senza ulteriori commenti.
Sono dieci minuti terrificanti, la summa dell'uomo che da quindici anni tiene in scacco l'Italia intera. Una barzelletta vivente. I giornalisti (rigorosamente stranieri) trascrivono increduli le sue parole, e se la ridono di gusto. Zapatero è una statua di gesso, mentre Berlusconi spiega che lui non ha mai pagato per avere prestazioni sessuali, perchè a lui piace conquistare le donne (e se le paghi, che gusto c'è?); che c'è un complotto della sinistra contro di lui, a livello mondiale; che non c'è nessun male trovarsi a cena signorine di bell'aspetto e simpatiche. I giornalisti continuano a scrivere, e continuano a ridere. Pare di assistere ad una triviale parodia di conferenza stampa, qualcosa che potrebbe stare benissimo in un film dei Vanzina o di Leslie Nielsen, un teatrino a cui tutto il mondo assiste ridendosela di gusto, probabilmente anche per l'altro grande protagonista di questa tragicommedia: il popolo italiano. Ieri sera l'ho immaginato, tutto intero, davanti allo schermo. Ho sperato che qualcuno dimenticasse, solo per un attimo, che quello è il nostro Presidente di Consiglio. Che in un sussulto di spirito critico si dicesse: che povero pirla, mi fa quasi pena. Salvo poi rendersi conto che quel povero pirla domina la mente e il cuore della maggioranza degli italiani da un bel po' di anni. Non so se questo piccolo miracolo sia accaduto, ma voglio sperarlo. Voglio sperare che qualcuno si ridesti, tra i milioni di elettori del Pdl, anche soltanto uno, e che quell'uno si renda conto dell'anomalia di Berlusconi, della sua totale inadeguatezza alla guida di un partito, e soprattutto di un paese come l'Italia. Che veda il baratro verso cui stiamo scivolando, tra le risate e gli applausi generali.
Adesso provate a guardare la conferenza stampa, o a riguardarla, se l'avete già vista. Magari qualcuno si risveglia davvero, a forza di prendere schiaffi.

1 commento:

Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.