martedì 5 maggio 2009

Silvio, sei stato nominato


Sì, proprio Tu. Doveva succedere, prima o poi. Ne sei consapevole? Il giocattolo che così abilmente hai confezionato in questi anni Ti si è rivoltato contro. Eh già, questa volta la situazione non è sotto controllo, questa volta Tua moglie non Ti sorride, come negli innumerevoli book fotografici che i Tuoi giornali hanno pubblicato in tutti questi anni. I paparazzi questa volta non li hai chiamati Tu, come in quelle foto, in cui sei circondato da fanciulle sorridenti. Su tutto questo hai costruito la Tua immagine, pezzo dopo pezzo, anno dopo anno, ed è per questo che la gente Ti adora, Ti venera, Ti idolatra. Sei tutto d'un pezzo, affascinante, spiritoso, sfacciato. Sei un irresistibile sbruffone. Dici tutto e il contrario di tutto con infinita abilità. Ti basta un "sono stato frainteso" per cancellare le frasi del giorno prima. Applausi in sala.
E adesso? Uno dei pilastri su cui hai basato il Tuo successo Ti sta crollando sotto i piedi. Tu reagirai, ne sono sicuro, ma come? Hai già iniziato, a dire il vero, questa sera sarai dal Tuo confessore Bruno Vespa ad annunciare la Tua verità. Domani su "Chi" comparirà un altro servizio su di Te. Hai già parzialmente ripreso il controllo del giocattolo, e nel giro di poco tempo diventerai la vittima, arriverai a chiedere gli alimenti a Tua moglie. Tutto come da copione, ma è un copione prevedibile. Ti consiglio una mossa che potrebbe trasformare questo scivolone nel Tuo ennesimo trionfo: il televoto. Processo in diretta tv, in sovraimpressione il quesito: Berlusconi ha il diritto di chiedere il divorzio alla moglie Veronica? Digitate 1 per rispondere "sì", 2 per "no". Il popolo decide, il popolo decreta. Per cui, se è vero quello che dici tu, il 75% dei (tele)cittadini italiani Ti darà ragione. E vincerai, stravincerai, come sempre.
Io cambio canale, finché si può.

1 commento:

  1. Il problema è che i suoi avvocati in parlamento hanno comprato un casino di schede telefoniche per farlo vincere al televoto ...
    POTERE AL DUBBIO!

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Rispettate le regole del buonsenso e della civiltà, e una firma non guasta mai. Nascondersi dietro ad un "anonimo" è solo un modo per non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.