venerdì 4 novembre 2011
Solubile in acqua
Un giorno Dio si svegliò con il mal di testa. Un forte mal di testa. Un mal di testa della Madonna. Insomma, se ne andava a zonzo per il Paradiso con quest'aura malefica attorno alla fronte a molestare santi, angeli, cherubini, putti e puttane senza trovare di meglio da fare. Nessuno osava contrariarlo o scacciarlo in malo modo - era pur sempre Dio - ma che seccatura. Ad amplificare il problema c'era il fatto che Dio era totalmente ignaro della causa del suo male, perché l'onniscienza potrebbe anche essere una figata, ma richiede molto impegno e attenzione, e Dio da qualche tempo si era un po' rilassato, diciamo. Una volta si interessava di più, contemplava spesso il mondo che aveva creato, ma poi si era stufato. Trovava gli umani sempre più noiosi e ripetitivi e sempre più li lasciava nel loro brodo, con grande scazzo di San Pietro e affini. E quindi fu con grande coraggio che una timida e impalpabile anima candida consigliò a Dio di provare a distrarsi osservando le schermaglie umane come si fa con un film in seconda o terza visione. Dio si tolse le mani dalle tempie e - miracolo! - seguì il suggerimento. Guardò giù e l'occhio cadde sul quel curioso posto a forma di scarpa. In quel momento il mal di testa divenne fortissimo e allora capì che quel minuscolo frammento di terra era la spina che lo tormentava. Ondate lancinanti di inettitudine e mediocrità trapassavano la sua mente da parte a parte. Per un nanosecondo pensò a una soluzione, ma fu ancora l'anima candida a suggerirgliela: "Prenda un'aspirina". Dio allora allungò la mano, afferrò la scarpa dal tacco e la buttò in in bicchiere d'acqua. La scarpa iniziò a frizzare e a sciogliersi, e dopo pochi attimi nel bicchiere rimasero solo poche bollicine. Dio bevve l'acqua in un sorso e mentre il mal di testa spariva ringraziò e maledisse allo stesso tempo gli abitanti di quella scarpa, che tanta pena gli avevano dato ma che con la loro opera paziente l'avevano resa friabile e solubile al punto giusto, e alla fine li benedisse. Dio vi benedica, italiani.
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"ondate lancinanti di inettitudine e mediocrità".
RispondiEliminaDescrizione (purtroppo) perfetta della patria mafiosa della meritofobia...
Effervescente innaturale!
RispondiEliminaE se non ci riesce - sempre seguendo la tua plastica e tremenda metafora - neppure il Padreterno, cosa possiamo fare noi modesti mortali della Penisola?
RispondiEliminase dio, causa causante, ha il mal di testa siamo di fronte al più gigantesco masochista che si possa concepire!
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