mercoledì 2 marzo 2011
Andate a lavorare
Crisi, crisi, crisi. C'è la crisi, è una follia stare a casa il 17 marzo, tuonava il coro di angeli dalle alette verdi dirette dal ministro della Repubblica Calderoli. Sai che notizia: cosa aspettarsi da questi poltronati con il Sole delle Alpi all'occhiello, sempre abilissimi a stare in equilibrio tra il vuoto pneumatico della loro azione di governo e le sparate, programmatiche e propagandistiche, con cui tengono buoni i loro elettori? È dura la vita dei leghisti, in questo centocinquantenario, ma sono degli autentici funamboli, saltano da una dichiarazione all'altra (leggi: da una cazzata all'altra) con la grazia del democristiano più navigato, e non c'è niente di meglio di un sodalizio con Berlusconi per imparare a dribblare ogni contraddizione con una scrollata di spalle. Per questo voglio proprio vedere quale brillante argomentazione si inventeranno in Lombardia per giustificare la festa dello statuto regionale, indetta per il 29 maggio. Non è un do ut des degno delle migliori tradizioni clientelari, ma figuriamoci! E poi, cosa vuoi che sia un giorno di festa in più? Il tutto per la gioia dei loro elettori lombardi, perché è così che si fa, loro sì che ce l'hanno duro e non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno. E anche se fosse non se ne accorgerebbero, poveri loro. Se hai il cervello in vacanza da quasi vent'anni, un giorno di vacanza in più non cambia proprio nulla.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Pensare che abbiano il cervello in vacanza significa sottovalutarli. E sottovalutarli è proprio quello che è stato fatto da vent'anni a questa parte e non ha fatto del bene al paese.
RispondiEliminaCertamente, i dirigenti leghisti sono i più furbi di tutti. Io parlo dell'elettorato. In questi vent'anni il credito nei confronti di questi signori dovrebbe essersi esaurito, e invece così non è, a quanto pare...
RispondiEliminaquei cervelli sono in coda da anni...
RispondiEliminaciao Ale
La festa dello statuto regionale? Ma vaffanculo!
RispondiEliminaE dire che non avrebbero tutti i torti a deprecare la giornata del 17 marzo. Semplice e squallido tornaconto, però.
RispondiEliminabellissimo il video là sopra... quando inventeranno anche la festa delle pecorscimmie omofobe, i cervelli inferiori e putridi che ci governano per mantenerci incivili, arretrati e sottosviluppati, porco il loro di*??
RispondiElimina@Alessandro Cavalotti: se vai a vedere in realtà l'elettorato il cervello ce l'ha sempre uguale. Semplicemente sono gli altri che sono stati più furbi a far leva su bisogni fortemente radicati sul territorio e dunque emotivamente vincenti.
RispondiEliminaio lavoro sempre per le feste!!! accipicchia!
RispondiEliminaUn pò come lasciare la porta di casa aperta, il portafogli sul divano e lo scrigno con i diamanti aperto sul tavolo.... per poi lamentarsi dicendo che .... qualcuno è entrato ed ha rubato tutto!
RispondiEliminaChi è più fesso? Il padrone di casa o il ladro?
Ci si accorge mediamente dopo 40 anni dei propri tiranni.
Un popolo ignorante è una vera manna dal cielo per i soliti furbastri dei politici ladroni.
Ma quando lo si capisce .... sono già spariti con il bottino.
E si ricomincia da capo.
L'Italia è unita dall'ignoranza e dal comune interesse per i propri personali tornaconti.
Che brutto giono poi il 17!
Tuttora deve essere indetta la festa della Pippa. Cazzo, la voglio, le sono fedele da anni.
RispondiEliminail 17 marzo mangerò una pizza tricolore alla faccia di chi vuole spaccare il paese:
RispondiEliminamozzarella, pomodoro e rugola (o basilico)
Un giorno di festa e c'è la crisi, l'ha detto pure la Marcegaglia! Però il referendum non lo faranno nei giorni delle amministrative per farlo naufragare, costerà un po' di più - parecchio di più del giorno di festoa - ma queste sono mica cose di cui può parlare la Marcegaglia!!! Mi piacerebbe consigliare un suicidio collettivo ad un sacco di gente.
RispondiEliminaDimenticavo, non avevo acora visto il video dalla sora cesira, straordinario.
No, vabbè... questa della festa dello Statuto regionale mi mancava...
RispondiEliminaaver slegato il referendum dal voto amministrativo costa circa 300 milioni, cioè quanto la festa del 17 marzo. Vorrei inoltre sapere da dove Calderoli ha ricavato questo dato e farei anche notare che la Lega non era altrettanto battagliera quando era necesario intervenire nel caso Alitalia che di euro ne bruciava 1 MILIARDO AL GIORNO grazie anche a uno staff tutto (o quasi) nominato dal centrodestra.
RispondiEliminaE poi Calderoli dovrebbe far notare anche una cosa: che il 2011 avrà pochissimi giorni di festa visto che queste cadono quasi tutte di sabato o domenica ( e pasquetta coincide con il 25 aprile)....quindi questo sarà l'anno in cui si lavora di più...