sabato 11 settembre 2010

Attività di direttiva istruttoria complessa a supporto dell'assessore nelle materie delegate


Il decalogo del post perfetto dice che il titolo è fondamentale. Deve essere accattivante, richiamare l'attenzione, e allo stesso tempo anticipare il contenuto dell'articolo. Il titolo che ho scelto per questo post soddisfa solamente il secondo dei requisiti, perché è troppo lungo, ed è assolutamente incomprensibile. L'abbinamento con la foto del Cota qui presente, poi, potrebbe essere letale. Ma se state leggendo queste righe avete superato brillantemente la prova, per cui capirete il perché di questa scelta apparentemente suicida.
Il titolo che ho scelto sembra il frutto della cattiva digestione di un burocrate. Avete presente? Quella figura grigia e deprimente che da un paio di decenni gli sputazzanti amici di verde vestiti annunciano di voler eliminare (assieme a Rom e musulmani, ovviamente)? Bene, questa attività-di-nonsicapiscechecosa esiste e viene svolta nella segreteria dell'assessore regionale ai Trasporti della Regione Piemonte da Paola Ambrogio, moglie dell'assessore all'Ambiente. Sarà un caso, direte voi. Chi se ne frega se è la moglie di un assessore della medesima Regione. La signora Ambrogio sarà sicuramente molto competente nello svolgere attività di direttiva istruttoria complessa. E' proprio il suo mestiere! D'altra parte a quella semplice ci pensa l'assessore in persona. E' sicuramente un caso, figuriamoci se l'integerrima Lega Nord si mette a piazzare parenti e amici, perlopiù inventandosi incarichi di sana pianta come una Regione Sicilia qualsiasi, forte di una nutrita squadra di "addetti specializzati alla conta dei tombini". Ma figuriamoci se Michela Carossa è stata assunta presso la segreteria del Governatore solamente perché è figlia del capogruppo della Lega Mario! Figuriamoci se Rosanna Armosino lavora al gruppo del Pdl solamente perché sorella del presidente della Provincia di Asti Maria Teresa, deputata nazionale del Pdl! Sono tutte coincidenze, così come lo sono tutte le altre, un elenco lungo e tragicomico di figli, fratelli, sorelle, mariti e mogli che colonizza la Regione Piemonte. Leggendolo mi salta in mente un'immagine, nitida e macabra: una grande cappella da cimitero, con tante lastre di marmo messe in ordine in cima alle quali troneggia lui, il capofamiglia Cota. Che ne dite? Sono dei furbastri, succhiano sangue prezioso allo statalismo che fanno finta di ripudiare, proprio come i morti viventi dei film di Romero. Perché questo sono, dei morti viventi, e puzzano da vomitare. E chissà se anche i loro ingenui elettori iniziano a sentirne il tanfo.

4 commenti:

  1. Se ne parlava l'altro ieri a "La Zanzara" di Cruciani e soci... Sinceramente è da brividi permettere che nel pubblico si possa "piazzare" parenti come se si fosse nel privato. Soliti scandali all'italiana, tra l'altro fatti da chi è il primo a puntare il dito verso gli altri, che vengono considerati "ladroni"...

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  2. Appunto... I finti moralizzatori sono i peggiori, e tra i finti moralizzatori i peggiori di tutti sono i leghisti (personalissimo parere).

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